Rimini
Notizie storico-critiche:
Quattro Apostoli (San Taddeo, San Bartolomeo, San Giacomo e Sant’Andrea) di Serafino de' Serafini.
Stato di conservazione:
Le opere, già interessate da un intervento di restauro del 1924, non mostrano fenomeni di degrado da segnalare e si presentano quindi in buono stato di conservazione, L’opera si presentava in un buono stato di conservazione tuttavia si evidenziava la presenza di depositi superficiali e alcune zone erano interessate da alterazioni cromatiche, forse imputabili a componenti ferrosi all’interno della pietra. Inoltre, a seguito della movimentazione, è stato possibile visionare il verso dell’opera, riscontrando la presenza di numerosi depositi di malta a base di calce e sabbia; probabilmente l’opera è stata usata come materiale da riempimento oppure è stata rinvenuta durante lavori di scavo. Si esclude che tali residui siano frutto di un montaggio a parete, poiché, anche se in misura nettamente minore, sono presenti anche sul recto e sui bordi laterali., L’opera si presentava in un buono stato di conservazione tuttavia si evidenziava la presenza di depositi superficiali e alterazioni cromatiche, imputabili a componenti ferrosi all’interno della pietra. Sul bordo superiore sinistro vi era un deposito di materiale cementizio, che proseguiva anche sul verso., L’opera si presentava nel complesso in un buono stato di conservazione, erano tuttavia visibili depositi superficiali coerenti e incoerenti, soprattutto nella parte interna. Sulla porzione sinistra della superficie lapidea è presente una crepa che attraversa lo spessore della pietra e diventa fessura nella parte interna del pozzo. Tale lesione va tenuta in considerazione in vesta di uno spostamento dell’opera. Inoltre sulla parte posteriore sono già evidenti alcuni piccoli distacchi di materia lapidea, e anch’essi andranno visionati prima di un eventuale movimentazione. Sulla parte frontale dell’opera si è distaccato un frammento di materiale lapideo durante la pulitura acquosa, frammento che è stato recuperato e fatto riaderire alla superficie lapidea., L’opera si presenta in mediocre stato di conservazione, sono infatti visibili numerosi fori di sfarfallamento che interessano sia la struttura che la superficie dipinta. Tale attacco da parte di insetti xilofagi è potenzialmente ancora attivo. L’opera mostra inoltre diversi sollevamenti critici della pellicola pittorica, concentrati soprattutto nella parte alta della croce, e grosse lacune e fessurazioni nella
giunzione degli elementi laterali con il corpo centrale della croce. Lo strato protettivo finale inoltre, risultando disomogeneo, ostacola la corretta leggibilità della superficie dipinta. È infine presente un tassello di pulitura nella doratura del listello perimetrale che evidenzia la doratura originale e alcuni vecchi ritocchi alterati.
Descrizione dell'intervento:
Le opere, già interessate da un intervento di restauro del 1924, non mostrano fenomeni di degrado da segnalare e si presentano quindi in buono stato di conservazione.

Interventi eseguiti:
- Spolveratura con pennello di setola morbida, Interventi eseguiti:
- Pulitura superficiale con pennelli morbidi e aspiratori
- Lavaggio dell’intera superficie con acqua deionizzata e spugne di cellulosa
- Pulitura della superficie con impacco di acqua deionizzata applicata a pennello su veline di sacrificio, lasciata agire per 1 ora e successiva spazzolatura con spazzolini di setola e risciacquo con acqua e spugna di cellulosa
- Rimozione di piccoli residui di malta con specilli e bisturi, presenti in prossimità del decoro o sui bordi laterali, laddove risultava estremamente friabile., Interventi eseguiti:
- Pulitura superficiale con pennelli morbidi e aspiratori
- Lavaggio dell’intera superficie con acqua deionizzata e spugne di cellulosa
- Pulitura della superficie con impacco di acqua deionizzata applicata a pennello su veline di sacrificio, lasciata agire per 1 ora e successiva spazzolatura con spazzolini di setola e risciacquo con acqua e spugna di cellulosa
- Rimozione dello schizzo di malta cementizia dal bordo superiore mediante bisturi a lama fissa., Interventi eseguiti:
- Pulitura superficiale con pennelli morbidi e aspiratori
- Lavaggio dell’intera superficie con acqua deionizzata, spugne di cellulosa e spazzolini di setola morbida
- Incollaggio del frammento di materiale lapideo distaccato mediante adesivo a base di cianoacrilato (Attak), successive stuccature dei bordi con stucco fine (Polifylla) e raccordo cromatico delle stesse con colori ad acquerello., Interventi eseguiti:
- Pulitura superficiale
- Consolidamento della pellicola pittorica in corrispondenza di sollevamenti e cadute di colore
- Sanamento fessurazioni
- Stuccatura delle lacune e dei fori di sfarfallamento
- Ritocco pittorico e doratura
- Riordino estetico dei ritocchi alterati
- Ripresa delle disomogeneità del protettivo
- Trattamento antitarlo