Museo della Città
Via L. Tonini, 1 (Domus del Chirurgo - piazza Ferrari)
Rimini (RN)
Serafino dei Serafini
1324 ca./ 1393 post
Altra Attribuzione: scuola riminese
ambito bolognese
dipinto

tavola/ pittura a olio
cm. 23.5 (la) 22.5 (a)
sec. XIV (1350 - 1399)
n. 14 PQ
Su fondo oro le figure dialoganti dei due santi ripresi a mezzo busto. San Giacomo, a sinistra, barbato indossa una veste rossa ed un mantello color prugna; Sant'Andrea, a destra, un mantello blu dai risvolti rossi.

L'unica opera sicura del pittore modenese, documentato in patria a partire dal 1349, oltre ad un frammento di affresco ora a Ferrara, è il grande polittico della Cattedrale di Modena, firmato e datato nel 1385. La tavoletta, così come la precedente (NCTN 13 PQ), doveva far parte della predella dei dodici Apostoli col Redentore al centro, forse dipinta su un'unica tavola poi ridotta in frammenti. L'opera è citata nella Guida di L. e C. Tonini (1926); Brandi (1935) giudica la tavoletta della "tarda e spossata scuola riminese della fine del Trecento", mentre Carla Ravaioli (1957) in una scheda manoscritta suggerisce che l'autore può essere individuato "assai meglio che nella cerchia riminese, nell'ambiente bolognese della seconda metà del secolo". In realtà l'opera va rivendicata con sicurezza la modenese Serafino de' Serafini sulla base del confronto con il polittico del Duomo di Modena.
Il restauro effettuato nel 1966 ha comportato la sostituzione del supporto ligneo originale, pulitura e stuccatura.