Museo della Città
Via L. Tonini, 1 (Domus del Chirurgo - piazza Ferrari)
Rimini (RN)
Zavagli Ricciardelli delle Caminate Renato detto René Gruau
1909/ 2004
dipinto

cartoncino/ pittura a tempera,
cartoncino/ acquerello
cm. 75 (la) 104 (a)
sec. XX (1993 - 1993)
n. 624 PQ
La bruna sirena, gaudente e con un orecchino a conchiglia, ha un ombrellone giallo in mano, che le copre parzialmente il viso. Spruzzi marini le bagnano la coda, turchese, come lo è il costume che si diparte da essa, femato da un fiocco svolazzante sulle spalle.

Il bozzetto è stato eseguito da Gruau per il manifesto del centocinquantesimo anniversario dei Bagni di Rimini; tra gli avvenimenti organizzati nel 1993 legati alle celebrazioni figura anche una mostra sull'opera di Gruau, al cui interessante catalogo si rimanda.
Il bozzetto si differenzia dal manifesto nell'iscrizione sull'ombrellone (1843/ BAGNI DI RIMINI/ 1993). Un esemplare del manifesto è esposto, incorniciato, presso la Direzione dei Musei Comunali. La gaiezza della sirena, l'ombrellone e gli spruzzi d'acqua evocano egregiamente la calda stagione estiva ed i suoi allettanti divertimenti. Peculiare dello stile di Gruau è l'inquadratura della figura, con alcune parti nascoste, come l'occhio destro della sirena, ed altre che si "sviluppano" fuori dal foglio, come la parte alta dell'ombrellone, la parte bassa della coda e le onde marine, di cui si vedono solo gli spruzzi.
Nella "donazione Gruau" del 2000 sono presenti tre disegni (nn. inv. 201, 203 e 204 PDS) che costituiscono delle prove per il bozzetto. Come ha affermato lo stesso artista l'immagine da lui creata è, infatti, frutto di un lungo lavoro di elaborazione di numerosi schizzi, eseguiti sempre dal vivo, con una modella in carne e ossa.
René Gruau, al secolo Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, nacque a Rimini nel 1909 in una villa sul colle di Covignano. Visse in città soltanto nel periodo della sua giovinezza e durante le stagioni estive. In tale periodo apprese i primi rudimenti pittorici dall'artista riminese Gino Ravaioli, che rimase colpito dai suoi disegni; di innato talento, egli non frequentò mai scuole artistiche, ma fin da piccolo disegnò moltissimo, traendo spunto, in particolare, dalle riviste di moda della madre. Di nascita parigina, la madre Marie Gruau, con la sua passione per la vita mondana e l'eleganza, influì notevolmente sulle scelte artistiche del figlio: separatasi ben presto dal marito, si trasferì con lui a Milano e nella capitale francese. La carriera artistica di Gruau si sviluppò a partire dagli anni '30 nel campo della moda: in particolare egli si dedicò all'ideazione di copertine di importanti riviste del settore e di manifesti pubblicitari per le grandi case parigine, fra cui, a partire dal secondo dopoguerra, la maison Dior. Con questa diede vita ad un lungo sodalizio artistico, che si ripetè per qualche altra importante ditta, fra cui l'industria tessile italiana Bemberg. Dal secondo dopoguerra divenne uno dei più ricercati ideatori di immagini pubblicitarie, grazie alle sue figure raffinate e sorridenti - di sovente create da una linea estremamente evocativa che ne traccia la sola silouhette - ed ai tre colori dal lui prediletti, ovvero bianco, nero e rosso.