Altra Attribuzione: Ambito di Cavedoni Giacomo (Ragghianti 1942)
tela/ pittura a olio
sec. XVII (1625 - 1675)
La tela rivela un'esecuzione curata e ricca di dettagli, tanto che s'è accennato ad un'attribuzione a Giacomo Cavedoni per la rapidità tecnica e la scioltezza cromatica evidenziate nella testa di Sant'Antonio Abate, uno dei pochi particolari rimasto intatto dopo i danneggiamenti (Ragghianti 1942). Sicuramente bisogna ricercare l'artista tra gli allievi dell'accademia dei Carracci.
Verso il 1831 l'opera fu ceduta a Biagio Bonora come riconoscimento per i servizi prestati nella Collegiata di Santa Maria Maggiore. Rimase in suo possesso per quattordici anni finché non avviò le pratiche di vendita tramite il restauratore Giovanni Rizzoli dopo che quest'ultimo la restaurò e la fornì di cornice. L'arcivescovado di Bologna riuscì ad evitare la vendita e restituì l'opera nelle mani del parroco (Rossoni E.).