Certosa Monumentale
Via della Certosa, 18
Bologna (BO)
Minozzi Flaminio
1735/ 1817
Fancelli Pietro
1764/ 1850
monumento funebre

intonaco/ pittura a tempera,
marmo grigio,
marmo nero
cm. 297 (la) 490 (a)
sec. XIX (1801 - 1818)
Monumento sepolcrale a parete composto da un dipinto murale e da tre lapidi. Il dipinto raffigura una tomba in stile egizio a forma di piramide, con colonne, fregi e basamento ornati da bassorilievi. La porta del sacello è occupata dalla lapide principale. Sull'architrave è rappresentata una clessidra alata e due fiaccole. L'entrata è sormontata dalla rappresentazione della Medicina, figura femminile allegorica con ghirlanda in capo che tiene nella mano destra un gallo e in quella sinistra la verga di Esculapio. Il sarcofago è posto all'aperto e ai lati della piramide appaiono, in lontananza, file di cipressi.
Nella parte inferiore della parete sono inserite altre due lapidi in marmo nero e grigio, oggi difficilmente leggibili.

Il monumento rappresenta la prima opera realizzata nel Chiostro rinascimentale della Certosa (1801) dopo la definitiva destinazione del complesso a cimitero pubblico. Il dipinto fu eseguito dall'ornatista Flaminio Minozzi, con figure di Pietro Fancelli.
L'opera, con il suo soggetto anticheggiante e lo stile eclettico, ebbe molta fortuna in Certosa e fu ripreso più volte diventando una sorta di modello per gli ornatisti successivi. Ritornerà in molti monumenti lo stesso sfondamento illusionistico della parete e l'ambientazione della scena en plein air.
La rappresentazione allegorica della Medicina, la cui iconografia è presa dal Ripa, rimanda all'attività dell'estinto, famoso chirurgo e presidente della Commissione di Sanità.