Museo Nazionale di Ravenna
Via San Vitale, 17
Ravenna
Nigeria, cultura Ibibio o Ekoi
avorio scultura
cm 70 (a) 7 (d)
secc. XVI-XVII
n. 12066
Corno in avorio ricavato da una zanna di elefante sulla cui superficie è scolpito un coccodrillo visto di dorso con fasce coperte da tratteggio incrociato disposte obliquamente rispetto all'asse del corpo. Sulla parte concava è scolpita una figura stilizzata di difficile interpretazione, due linee parallele a zig-zag e due rilievi a forma semicircolare completano la decorazione. L'imboccatura è laterale, aperta in corrispondenza di un rilievo a forma di chiglia rovesciata.

strumento per produrre suoni
Secondo E. Bassani i due rilievi a forma semicircolare potrebbero essere segni di una scrittura ideografica (nsibidi) presente su molte suppellettili della regione da cui l'oggetto proviene. Lo strumento compare per la prima volta in un inventario di avori del 1891 al n. 18. È attribuito all'area geografica del Calabar (attuale Nigeria) e datato fra il XVI e il XVII secolo. Già nelle raccolte dei Camaldolesi di Classe, dopo la soppressione degli ordini religiosi fu acquisito dalla Municipalità e successivamente confluito nella collezione degli oggetti di avorio e osso del Museo Nazionale di Ravenna, all'interno del quale, a causa della particolarità, non trova collocazione lungo il percorso museale.