secc. XVI-XVII
strumento per produrre suoni
Secondo E. Bassani i due rilievi a forma semicircolare potrebbero essere segni di una scrittura ideografica (nsibidi) presente su molte suppellettili della regione da cui l'oggetto proviene. Lo strumento compare per la prima volta in un inventario di avori del 1891 al n. 18. È attribuito all'area geografica del Calabar (attuale Nigeria) e datato fra il XVI e il XVII secolo. Già nelle raccolte dei Camaldolesi di Classe, dopo la soppressione degli ordini religiosi fu acquisito dalla Municipalità e successivamente confluito nella collezione degli oggetti di avorio e osso del Museo Nazionale di Ravenna, all'interno del quale, a causa della particolarità, non trova collocazione lungo il percorso museale.