Palazzo Tozzoni
Via Garibaldi, 18
Imola (BO)
manifattura bolognese
letto

damasco Gros de Tours,
legno di noce/ impiallacciatura in radica,
legno/ doratura/ intaglio
cm. 186 (la) 75 (a) 223 (lu)
sec. XVIII (1738 - 1738)
n. 671
Di legno chiaro, completo di sacconi a molla con fodera a righe. Agli angoli colonnine a sezione ottagonale con piedi torniti collegate alla fascia perimetrale da volute. Il letto ha una testiera imbottita a sagoma mistilinea profilata da un ricco intaglio a volute e tralci vegetali con due figure alate laterali. Ai lati del letto due ampie volute sorreggono due mensole sagomate con lambrecchini rigidi. La cornice della testiera è dorata con preparazione a bolo. L'imbottitura è rivestita di damasco gros de Tours giallo tono su tono: ordito e trama in seta fanno il fondo in raso faccia ordito e il disegno in gros de Tours. Il motivo decorativo di base, a grande rapporto di disegno (cm. 121 x 63), è costituito da mazzi di fiori entro maglie di racemi vegetali e da una grande infiorescenza centrale che si sviluppa dal punto di tangenza delle maglie. Lungo il profilo della cornice si distendono tre passamanerie operate di seta color perla, rispettivamente di cm. 2, cm. 4, cm. 2, che si intrecciano formando motivi a festone.

Il letto e la testiera furono commissionati nel 1738 in occasione del matrimonio del conte Giuseppe Tozzoni con Carlotta Beroaldi. Il tessuto, ancora originale, che riveste la testiera, uguale a quello della coperta e della fascia laterale del letto, a quello della cortina dell'alcova, a quello che riveste le sedie e i divani e, probabilmente, a quello che rivestiva le pareti, fu fornito dal mercante bolognese Carlo Antonio Pedrini. La tappezzeria en suite di tutti gli elementi dell'arredo e il ricorrere di alcuni elementi decorativi negli intagli del mobili riflette quella concezione della progettazione unitaria della decorazione degli interni affermatasi all'epoca di Luigi XIV (1661-1715) e diffusa a Bologna dall'architetto Alfonso Torreggiani (1682-1764).
Elementi tipici del gusto Luigi XIV, come la masque-radié e i lambrecchini festonati simmetrici, sono presenti anche nell'intaglio a girali vegetali della cornice della testiera, già sensibile alla leggerezza rocaille, ma trattato con quel gusto più corposo caratteristico del barocchetto emiliano. Il motivo dei lambrecchini festonati, apparso nella decorazione dei tessuti disegnata da Jean Berain (1638-1711), fu adottato anche nella decorazione a stucco (in palazzo Tozzoni si veda la caminiera del salotto del papa) e nella decorazione a tempera (in palazzo Tozzoni si veda la credenza del salone). Il fastigio della testiera con il mazzo di foglie d'acanto racchiudente il motivo della masque-radié è analogo a quello che decora la cornice dello schienale del divano.