damasco Gros de Tours,
legno di noce/ impiallacciatura in radica,
legno/ doratura/ intaglio
sec. XVIII (1738 - 1738)
Il letto e la testiera furono commissionati nel 1738 in occasione del matrimonio del conte Giuseppe Tozzoni con Carlotta Beroaldi. Il tessuto, ancora originale, che riveste la testiera, uguale a quello della coperta e della fascia laterale del letto, a quello della cortina dell'alcova, a quello che riveste le sedie e i divani e, probabilmente, a quello che rivestiva le pareti, fu fornito dal mercante bolognese Carlo Antonio Pedrini. La tappezzeria en suite di tutti gli elementi dell'arredo e il ricorrere di alcuni elementi decorativi negli intagli del mobili riflette quella concezione della progettazione unitaria della decorazione degli interni affermatasi all'epoca di Luigi XIV (1661-1715) e diffusa a Bologna dall'architetto Alfonso Torreggiani (1682-1764).
Elementi tipici del gusto Luigi XIV, come la masque-radié e i lambrecchini festonati simmetrici, sono presenti anche nell'intaglio a girali vegetali della cornice della testiera, già sensibile alla leggerezza rocaille, ma trattato con quel gusto più corposo caratteristico del barocchetto emiliano. Il motivo dei lambrecchini festonati, apparso nella decorazione dei tessuti disegnata da Jean Berain (1638-1711), fu adottato anche nella decorazione a stucco (in palazzo Tozzoni si veda la caminiera del salotto del papa) e nella decorazione a tempera (in palazzo Tozzoni si veda la credenza del salone). Il fastigio della testiera con il mazzo di foglie d'acanto racchiudente il motivo della masque-radié è analogo a quello che decora la cornice dello schienale del divano.