Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Dipinto a olio realizzato su pergamena "riciclata" che mostra sul retro annotazioni in corsivo di numeri e spese ormai illegibili, probabilmente anteriori al XVI secolo. La pergamena è stata ritagliata a filo lungo i contorni del volto, una testa d'uomo rivolta verso sinistra, il capo calvo, lo sguardo ribassato, la bocca semiaperta.

Particolarmente interessante questo frammento di pergamena dipinta, resa quasi a monocromo nei toni del nocciola e del grigio. Proviene dalla collezione di don Ettore Tirelli che la dona al Museo Civico nel 1914. Restaurata nel 1975, è attribuita subito dopo da Alfonso Garuti a pittore di scuola lombarda della prima metà del XVI secolo (A. Garuti, 1976, pp. 34-35). Effettivamente, l'attenzione per l'espressività del personaggio e la resa epidermica del volto sembrerebbero collegarsi agli studi fisionomici condotti dagli artisti della cerchi leonardesca tra la fina del Quattrocento e i primi del Cinquecento.