tela/ pittura a olio
sec. XVII (1640 - 1660)
Il dipinto raffigura una natura morta, impostata con effetto prospettico su più piani: da sinistra, un vaso di colore grigio-nero a imitazione dell'argento sbalzato e un drappo in seta gialla operata poggiano su un tavolo di forma circolare. A destra, su un piano in marmo grigio, con figura scolpita a mo' di bassorilievo sul lato frontale, poggiano un cofanetto sbalzato di colore grigio scuro con bronzetto soprastante e vaso ricolmo di fiori variopinti nei toni del giallo, dell'arancio, del rosa e del bianco. Chiude la composizione, in alto a sinistra, una tenda drappeggiata gialla a righe bianche e nere.
Il dipinto, proveniente dal Palazzo comunale di Carpi, entra nelle collezioni del Museo nel 1914. Probabilmente parte di una serie di tre di soggetto analogo, viene assegnato a pittore modenese della metà del '600 da Garuti (A. Garuti, 1978, p.10), che vede nelle opere modenesi del Cittadini e della scuola di Sassuolo, assai in voga alla metà del secolo, i prototipi di simili composizioni decorative.