tela/ pittura a olio
sec. XVI (1599 - 1599)
Il dipinto entra nelle collezioni del Museo nel 1913 come dono di Pietro Foresti, con provenienza dalla raccolta di don Giovanni Franciosi, a cui l'opera era stata venduta nel 1837. Il dipinto proveniva dall'altare maggiore della Chiesa di S. Giovanni Battista: secondo notizie documentarie, infatti, era stato commissionato nel 1599 dalla Confraternita di S. Giovanni o di S. Maria della Misericordia (P. Foresti, 1924, ms.); rimasto nella chiesa fino al 1775, cioè fino all'anno della chiusura e demolizione dell'edificio, era successivamente passato nella Chiesa di S. Ignazio e qui rimasto fino al 1837, anno dell'acquisto da parte del Franciosi.
Secondo quanto riporta Garuti (A. Garuti, 1990, p. 42), il dipinto era stato riferito dagli scrittori locali del XVIII e XIX secolo, alternativamente ad Orazio Grillenzoni, al Mastelletta, allo Scarsellino, e,infine, come opera di quest'ultimo, era stato pubblicato dal Campori nel 1855.
Solo nel 1940 viene proposta una attribuzione al Calvaert da Carlo Ragghianti in occasione della campagna di schedatura delle opere del Museo di Carpi (1940, sch. 47); attribuzione ancora oggi accettata dalla critica contemporanea.