This paragraph should be hidden. idcardrel 79149 Ribera Jusepe de detto Spagnoletto
Ribera Jusepe de detto Spagnoletto1591/ 1652
tela/ pittura a olio
sec. XVII (1640 - 1660)
Raffigura il ritratto a 2/3 di uomo visto di prospetto: lo sguardo è rivolto allo spettatore, così come la mano destra; con la sinistra regge un libro; indossa abiti sgualciti, una camicia aperta sotto il collo nei toni del nocciola e una giacca marrone; in testa porta un copricapo da cui fuoriescono i capelli castani. Il suo aspetto è trascurato; il fondo, uniforme, è piuttosto scuro ed accentua ulteriormente i tocchi di luce sul viso e sulle mani del personaggio ritratto.
L'opera, acquistata da Pietro Foresti sul mercato antiquario e già a Milano in collezione Lazzaroni, viene donata al Museo nel 1913 dal figlio di Foresti, Carlo Alberto, e perviene con l'attribuzione a Murillo, oltre alla notifica da parte del Ministero della Educazione Nazionale avvenuta nel 1921. Nel 1940 Carlo Ragghianti ne confuta la paternità riferendola all'ambito friulano di Antonio Carneo (C. L. Ragghianti, 1940, sch. 38); ad ambito napoletano è invece ricondotta più ragionevolmente da Nannini e in particolare alla cerchia di Ribera e di Luca Giordano, da Garuti ( M.C. Nannini, 1953, pp. 60-61; A. Garuti, 1982, pp. 16-17). Il critico riconosce nel dipinto alcuni elementi riconducibili ai modi di Ribera e dei suoi allievi, come la scelta iconografica del personaggio "preso dalla strada", la costruzione della figura fortemente chiaroscurata, la resa quasi monocroma del colore.
Il successivo confronto stilistico con le opere del Ribera conferma l'attribuzione di Garuti (N. Spinosa 2003).