Musei Palazzo dei Pio
Piazza dei Martiri, 68
Carpi (MO)
Martinelli Girolamo
notizie 1658
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 163.50 (a) 220 (la)
sec. XVII (1640 - 1660)
n. A/760
Tela dipinta a colore steso per larghe pennellate, con crettatura ad andamento irregolare in alcuni punti. La cornice è di legno intagliato, dipinta in oro e nero. Raffigura un interno di stanza, resa in prospettiva, nei colori del giallo e del grigio. In primo piano due coniugi anziani dormono appoggiati ad un mobile, la donna in abito rosso e manto grigio, l'uomo in veste gialla e manto viola. Alla destra, in un alone di luce e nubi, appare San Nicola da Bari, in piviale rosso e mitra rosa, riconoscibile dall'attributo delle tre palle d'oro che tiene in mano sopra un libro: è in atto benedicente e ha accanto a sé un angioletto che gli regge il pastorale. In secondo piano rispetto a questa scena e oltre una architettura dipinta ad arco, due persone stanno dormendo sdraiate a letto ed un angelo è sopra di loro, rivestito di luce. In basso a sinistra un cartiglio bianco recita a caratteri capitali: "Infecunda genitrix spem concipiendi concipit".

Il dipinto giunge al Museo nel 1937, assieme a un secondo raffigurante la Nascita di San Nicola da Tolentino(rif. inv. A/761), identico nelle dimensioni e simile nello stile: entrambi i dipinti ornavano una corsia dell'antico Ospedale degli Infermi. Dall'iscrizione del dipinto raffigurante la Nascita di San Nicola si deduce che le due opere furono concepite come ex voto e tematicamente collegate: l'uno, infatti, rappresenta un concepimento miracoloso, l'altro la nascita.
Il carattere arcaicizzante e impacciato della narrazione ha fatto assegnare le due opere ad ambiente carpigiano di tardo `500 (C. L. Ragghianti, 1940, sch. 77, 78); sulla base di confronti stilistici poi, Alfonso Garuti (A. Garuti, 1990, p. 60) propone un'attribuzione al pittore carpigiano Girolamo Martinelli, attivo in città intorno alla metà del `600 ed esecutore del dipinto nella parrocchiale di Migliarina raffigurante San Crispino e San Crispiniano: molto simili risulterebbero infatti la spazialità dell'impianto, le caratterizzazioni fisionomiche e i colori accesi e contrastanti. Allo stesso Martinelli, che la tradizione storiografica asserisce essere stato allievo di Guido Reni, sono attribuiti altri importanti dipinti, sempre conservati al Museo Civico, come "Il concerto in Casa Lazzari" (rif. inv. A/751) e il "Ritratto di Beatrice Cabassi" (rif. inv. A/752).