Musei Palazzo dei Pio
Piazza dei Martiri, 68
Carpi (MO)
ambito emiliano
dipinto

intonaco/ pittura a fresco
cm. 227 (a) 159 (la)
sec. XV (1443 - 1456)
n. 4 dep.
Dipinto strappato, riportato su tela ed applicato a supporto rigido di masonite e telaio di ferro.
E' raffigurato un cerbiatto bianco che corre in un prato di fiori policromi a stelo lungo; il fondo è azzurro, steso su preparazione rossa che affiora in diversi punti. La scena è inquadrata da una finta finestra rettangolare, resa a monocromo nei toni del nocciola e del bianco, aperta in un arco a tutto sesto, sostenuto da colonnine tortili e terminante in archetti trilobati, alle cui terminazioni sono rose rosse.

L'affresco proviene dalla facciata meridionale del Torrione di Galasso Pio nel castello di Carpi: era collocato, assieme ad altre composizioni oramai scomparse, entro ampi riquadri che decoravano le superfici dell'edificio.
La datazione può essere fissata con una certa sicurezza intorno alla metà del XV sec., considerando che alcuni documenti fanno risalire l'edificazione del palazzo di Galasso Pio negli anni tra il 1443 e il 1456 (cfr. P. Guaitoli, Descrizione del castello murato di Carpi, in "Memorie storiche e Documenti sulla città e antico Principato di Carpi", vol. I, Carpi, 1877, p.43). Il carattere di estrema eleganza della composizione fa pensare ad artista emiliano ancora certamente legato ad una cultura gotica di tipo internazionale, che a Carpi, infatti, si era affermata nel primo Quattrocento, sia nelle cappelle della chiesa della Sagra, sia nella stanza della torre dei Bonaccolsi (A. Garuti, 1990, p. 23).