Pinacoteca Comunale di Faenza
Via S. Maria dell'Angelo, 9
Faenza (RA)
ambito toscano
camino

pietra serena
cm. 295 (la) 238 (a) 25 (p)
sec. XV (1400 - 1499)
n. 199
Il grandioso camino in pietra serena , semplice e armonioso nella linea architettonica, è ornato da candelabri laterali a festoni. Al centro un bel festone circolare con un agnello legato a una colonna contro il quale soffia la bocca di Eolo sollevando vortici di girali fogliate. A lato di questo festone dell'agnello legato alla colonna, possibile impresa di Carlo II Manfredi Signore di Faenza dal 1468 al 1477, vi sono due putti alati ben torniti che sorreggono la ghirlanda e che sono prossimi a quelli del portale Spinelli nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Ai lati è ripetuta l'impresa araldica della famiglia Manfredi, con gli strumenti del flebotomo (per i salassi), la cordicella per inturgidire la vena prima del taglio e la ferita aperta stillante sangue.

Attribuito dubitativamente a Desiderio da Settignano da A. Calzi (1909, p. 557, f. 2) e A. Venturi (1908,v. VI, p. 424, nota 3), viene assegnato, pure dubitativamente, a Francesco di Simone Ferrucci da A. Corbara (Sopr., 1951, n. 82). Nel complesso il camino è assimilabile a quello che si trova al Victoria and Albert Museum di Londra, attribuito allo stesso Desiderio da Settignano o al suo ambito (Bardini 1986, p. 260).
Documenti, fonti e opere testimoniano nella Firenze di metà Quattrocento l'attività della bottega di Desiderio e Geri da Settignano, che si specializzò ben presto nella produzione di camini, lavabi, stemmi e altri arredi in pietra serena. A questa bottega è da ricondurre la realizzazione del camino, che attorno al 1480 ornava una stanza dell'attuale Palazzo Comunale, allora residenza della famiglia Manfredi. Tolto da quel luogo originario, pellegrinò in diversi posti fino ad approdare nel 1893 nella sede attuale, dopo essere stato ripristinato e ricomposto.