cartone/ pittura a olio
sec. XX (1920 - 1930)
L'opera è emblematica della ricerca pittorica di Carlo Corsi, lontana dalle correnti istituzionalizzate e dalle mode del momento, memore piuttosto delle esperienze di Bonnard e Vuillard, dell'edonismo gioioso di Matisse, ma basata soprattutto sulla presa di distanza da ogni intellettualismo. Questo dipinto, infatti, esprime al meglio la vena prevalente di Corsi: la donna, borghese e piena di vitalità, colta con l'immediatezza folgorante dei colori accesi, attraverso larghe stesure materiche che eliminano il dato naturalistico (vedi Casadei, 1993).