Museo civico d'arte - Modena

Palazzo dei Musei Modena
Stato di conservazione:
Vicende conservative della portantina non note; integrità strutturale compromessa.
L'intervento si muove nella direzione di preservare le caratteristiche proprie dell'oggetto, di evocarne l'originale funzione d'uso e di essere occasione di studio, acquisizione e trasmissione di un bagaglio tecnico e conoscitivo legato al lavoro manuale. In questo senso, seppur nelle non buone condizioni conservative, si interviene senza rimuovere le parti originali, preservando e lasciando visibili le fasi originali di costruzione. Unica eccezione sarà la copertura.
La struttura rettangolare della portantina mantiene la sua funzione portante anche se si rilevano numerosi danneggiamenti in particolare nel basamento (mancanza di assi del piano d'appoggio sul retro, frattura dell'asta posteriore della base, mancanza di tre punti d'appoggio). Il legno è molto compromesso da insetti xilofagi, in molti punti ha un aspetto spugnoso.
La base lignea era originariamente rafforzata da ferri angolari di sostegno, in tempi successivi vengono apposti ferri di sostegno alla base di 3 lati (escluso il fronte). I ferri sono sensibilmente arrugginiti.
Questa struttura era completata da pannelli di cuoio fissati al legno tramite borchie metalliche (di cui se ne conserva buona parte). Tali pannelli coprivano i lati esterni dei due montanti alti posteriori come i due braccioli (mancante quello di sinistra). Completa la metà inferiore uno sportello, ora mancante, di cui rimangono i 2 cardini di ferro a destra.
Sui laterali restano i 4 ferri per alloggiare i bastoni che garantiscono la funzione della portantina.
Le parti in legno a vista presentano una laccatura azzurro-verde ingiallita da protettivi e cere.
La copertura era composta da una struttura ad ombrello con 8 bacchette raccordate in un rosone centrale (ne restano le tracce nella faccia interna) su cui era stato tirato ad umido il cuoio che in asciugature, irrigidendosi, ne ha preso la forma (che nonostante i danni conserva ancora). La forma lignea è ora pregiudicata, appiattita per il collasso delle aste lignee di sostegno (una mancante) per la perdita del rosone centrale.
Lo schienale è occupato, sul fronte, dallo stemma della Corte Estense dipinto a olio direttamente su cuoio, mentre sul verso vediamo ora una foderatura di vecchia data in tela di lino, probabilmente eseguita per sanare i danni del supporto che presenta una lacuna sull'angolo destro e numerose piegature. Diffuse sono piccole mancanze di colore e le riprese estese eseguite in un intervento precedente per rafforzare la cromia dello stemma.
La seduta è costituita da un piano in legno leggermente imbottito e rivestito in tela di lino con un disegno modulare in azzurro e presenta danni limitati con sfilacciamenti e completata con una tela in juta sul fondo ora lacerata nel centro.
Il cuoio usato per l'opera è bovino e ci perviene sensibilmente danneggiato, ha forme tipiche di degrado legate alle variazioni termoigrometriche, alla funzione d'uso del manufatto, ma anche al suo cadere in disuso. In relazione alla perdita di elasticità del cuoio si rilevano alterazioni delle caratteristiche meccaniche e della grana, vi sono forti irrigidimenti, cretti anche molto profondi, distorsioni, lacerazioni, lacune, abrasioni, raggrinzimenti, crettature e zone di distacco dello strato grana dal sottostante corio. Notevole è lo strato di povere e sporcizia infiltratosi anche nei cretti.
Descrizione dell'intervento:
Si è proceduto senza rimuovere le seguenti parti costitutive: cuoio, metallo, tessuto con l'eccezione della copertura per cui è stato necessario levare il cuoio per ripristinare la forma della struttura lignea.
- Pulitura preliminare con rimozioni dei depositi di sporco e residui di natura varia (ruggine, parti lignee tarlate) nei punti in cui il cuoio ha vincoli alla struttura mediante getto d'aria.
- Rimozione del cuoio di copertura mediante estrazione delle borchie.
- Fermatura preventiva delle porzioni di cuoio pericolanti con magneti in visione degli interventi lignei.

STRUTTURA LIGNEA - FERRI:
- pulitura della superficie lignea con rimozione dei depositi decoesi tramite aspirazione e dei depositi coesi con panno inumidito
- pulitura dei ferri con rimozione ruggine tramite azione meccanica e protezione con Paraliod B72 al 5%
- trattamento antitarlo con prodotto a base di Permetrina e consolidamento delle parti lignee tarlate e spugnose con Regalrez 1126 in White Spirit al 10% e successivamente con Paraliod B72 in acetone al 3 e 5%
- risarcimento della struttura lignea per permetterne la stabilità (rinforzo ligneo, ricostruzione dei piedi mancanti, inserti mancanti in legno, chiusura dei buchi da tarlo con Balsite pigmentata ossia stucco bicomponente a base epossidica)
- ricomposizione della copertura originale a ombrello e ricostruzione del rosone centrale
- pulitura delle parti laccate con rimozione degli strati sedimentati e parzialmente dei protettivi esistenti mediante miscela di solventi LE3 (Ligroina-Etanolo al 30%)
- reintegrazione pittorica ad acquarello
- protezione superficiale con Laropal A81 al 10% per le parti laccate e cera per quelle lignee

CUOIO:
- rimozione del particellato con gomma Wishab morbida
- rimozione dello sporco coeso e attenuazione delle gore di umidità tramite applicazione della sola schiuma di una soluzione detergente a base di sapone non ionico (996 g acqua deionizzata, 2 g Tween 20, 2 g Klucel G) e successiva eliminazione a secco dei depositi, risciacquo con tamponi inumiditi di acqua deionizzata e successivo passaggio con acqua e Sovanol (1:1)
- umidificazione indiretta del pannello destro con vapore freddo per ammorbidire le parti deformate e contratte
- riposizionamento e riadesione dei lembi di tagli e strappi con adesivo acrilico (Lascaux 498HV e 360HV in proporzione 3:1) e carta giapponese applicata a rinforzo
- consolidamento localizzato di sollevamenti e distacchi della grana con Klicel G 3% in alcool etilico
- stuccature delle fenditure della grana per risarcirne l'integrità con impasto elastico pigmentato (polpa di carta e Klucel G 3% in acqua e pigmenti)
- risarcimento del cuoio e ricostruzione del rivestimento ove necessario con inserti in pelle di bovino e stucco elastico
- ritocco e adeguamento del colore delle stuccature con acquarelli, integrazione pittorica degli inserti per tamponatura
- protezione del cuoio inaridito con Fluoline HY, protettivo elastico a base di copolimeri fluorurati
- protezione superficiale con cera microcristallina

STEMMA DIPINTO:
- rimozione del particellato sulla tela apposta sul verso tramite aspirazione e applicazione di una nuova tela al di sopra a protezione (tela in poliestere colorata in accordo col cuoio)
- rimozione del particellato sul fronte con gomma Wishab morbida
- pulitura della pellicola pittorica con rimozione parziale degli strati sovrammessi alterati per eccessivo ingiallimento e delle ridipinture (si mantiene la ridipintura nell'angolo in basso a destra eseguita su un'integrazione del supporto di un precedente restauro) mediante miscela di solventi LA5 (Ligroina-Acetone al 50%)
- ritocco pittorico eseguito con colori a vernice per attenuare l'interferenza visiva delle abrasioni e restituire la leggibilità dello stemma
- protezione superficiale con vernice Laropal A81 al 10%

SEDUTA IN TESSUTO:
- pulitura con rimozione dei depositi decoesi per aspirazione delicata della copertura di tessuto ricamato e successivo passaggio veloce con tampone di White Spirit
- pulitura della tela di lino del fondo per aspirazione e successiva applicazione sulla tela (a cui viene mantenuta la lacerazione centrale) di un velo di tulle di colore simile, preparato con Eva Art al 15% e applicato con leggero calore.