Notizie storico-critiche:
Arrigo Minerbi fu uno degli artisti più noti della prima metà del Novecento. Nato a Ferrara nel 1881, fu allievo di Giovanni Fattori all’Accademia di Firenze, ma scelse la scultura e si fece presto conoscere per opere religiose, funerarie e patriottiche in uno stile dapprima simbolista, poi classicheggiante. Nel 1943, mentre amici e parenti della comunità ebraica
ferrarese venivano deportati, trovò rifugio nella casa Opera Don Orione di Roma.
Muore nel maggio 1960. È sepolto nel cimitero israelitico di Ferrara.
Stato di conservazione:
Le tre opere in gesso sono interessate da una patina biologica e da uno strato di depositi
superficiali abbastanza coerenti, presenti su tutta la superficie del gesso. Le zone dove essi non sono presenti sono state dilavate dall’acqua, in seguito a numerosi allagamenti verificatisi nel luogo dove queste opere sono state lasciate praticamente in stato di abbandono.

Sulla statua dell’Angelo Annunciante sono ben visibili le tracce dell’allagamento, sotto forma di una riga orizzontale, segno che l’acqua era arrivata a una certa altezza, portando così in soluzione lo strato più superficiale del gesso fino a quel punto. Ulteriore testimonianza sono le tracce di solchi lasciati dalle radici di piccole piante che sono proliferate in questo ambiente umido.
Nonostante sia stato immerso nell’acqua per lungo tempo non si notano problemi di carattere strutturale. Risulta compromesso invece il gambo del giglio che l’angelo regge tra le mani.
Essendo una parte delicata e sporgente, ha subito diverse rotture che hanno messo in luce
l’armatura interna in fil di ferro, la quale rimanendo a contatto con ambienti umidi si è ossidata., Le tre opere in gesso sono interessate da una patina biologica e da uno strato di depositi
superficiali abbastanza coerenti, presenti su tutta la superficie del gesso. Le zone dove essi non sono presenti sono state dilavate dall’acqua, in seguito a numerosi allagamenti verificatisi nel luogo dove queste opere sono state lasciate praticamente in stato di abbandono.

Durante gli allagamenti, i due busti, erano probabilmente stivati in casse. Il ritratto di Paola Uccelli si nota come l’acqua ha raggiunto l’opera in almeno tre momenti diversi, lasciando maggiormente integro il ciuffo di capelli. Il busto era coricato sulla schiena, lo si deduce dalla colorazione dei depositi superficiali rimasti, più intensi all’apice e via via più chiari dove l’acqua ha stazionato per più tempo, sciogliendo purtroppo parte del gesso., Le tre opere in gesso sono interessate da una patina biologica e da uno strato di depositi
superficiali abbastanza coerenti, presenti su tutta la superficie del gesso. Le zone dove essi non sono presenti sono state dilavate dall’acqua, in seguito a numerosi allagamenti verificatisi nel luogo dove queste opere sono state lasciate praticamente in stato di abbandono.

Durante gli allagamenti, i due busti, erano probabilmente stivati in casse. La Vergine Annunciata è stata totalmente sommersa dall’acqua, poiché la superficie è consunta in maniera omogenea.
Descrizione dell'intervento:
Fasi dell'intervento di restauro:
-Protezione e consolidamento di ogni capopunto con stesura puntuale di PARALOID AL 5%;
-Pulitura dei depositi superficiali mediante stesure di AGARART fluido al 4%;
-Pulitura dei depositi superficiali mediante stesure di AGARART fluido al 4% con BENZALCONIO al 2% nelle zone con consistenti residui biologici;
-Trattamento passivante dei ferri ossidati dell’armatura interna del giglio mediante applicazioni localizzate di FERTAN a pennello;
-Protezione del gesso in corrispondenza delle rotture con PARALOID al 5%;
-Fissaggio del gambo distaccato con colla UHU EXTRA GEL;
-Ricostruzione a livello delle parti fratturate del gambo del giglio con GESSO e POLYFILLA in proporzione 1:1;
-Riordino estetico delle sole stuccature con terre e pigmenti naturali tramite velature sottotono;
-Fissaggio degli avambracci della figura mediante un sistema reversibile di spessori in sughero;
-Rimozione del film protettivo di PARALOID da ogni singolo capopunto, mediante tamponi imbevuti di ACETATO DI BUTILE.

NB.: La pulitura della statua è stata svolta in due fasi: al di sopra della linea di allagamento, non vi erano tracce consistenti di attacchi biologici, è stato utilizzato pertanto il solo AGARART fluido al 4% in H2O demineralizzata. La stesura
del gel rigido è stata effettuata a porzioni circoscritte in base al modellato per
permetterne un maggior controllo, con un tempo di contatto di 10/15 minuti.
Al di sotto della linea di allagamento invece, i residui biologici si mostravano maggiormente tenaci. Sono stati effettuati quindi degli impacchi di AGARART fluido al 4% addizionato con BENZALCONIO CLORURO al 2% sfruttando la sua azione biocida. Il gel rigido è stato steso a pennello e rimosso dopo 15/20 minuti a seconda dell’intensità dei depositi rimasti.
Questa variazione ha permesso di ottenere una pulitura omogenea e rispettosa della superficie del gesso, senza dover effettuare eccessive applicazioni., Il busto di Paola Ucelli è stato pulito con impacchi di AGARART al 4% e BENZALCONIO CLORURO al 2% per un tempo di contatto di 6/8 minuti. Zone molto limitate sono state riprese una seconda volta abbassando il tempo di contatto a 2/3 minuti., Il busto in gesso delle Vergine Annunciata è stato pulito con gel rigidi di AGARART al 4% con aggiunta di BENZALCONIO CLORURO al 2% per un tempo di contatto di 6/8 minuti. Terminata la prima fase, sono state riprese alcune zone interessate da depositi biologici maggiormente consistenti, abbassando i tempi di contatto a 2/3 minuti per uniformare la pulitura.