recente fattura, eseguito a risarcimento delle lacune, sia alle porzioni di intonaco originale
sottostanti. Le condizioni conservative di questi due strati apparivano compromesse. In
particolare l’intonaco di recente fattura presentava forti distacchi diffusi, tanto da interessare quasi la totalità delle aree in questione. Lo stato di conservazione delle porzioni corrispondenti allo strato preparatorio, appariva maggiormente critico, in quanto interessato da una fessurazione capillare oltre che da distacchi dal supporto., Edificato intorno al 1520 dall’architetto Giorgio da Erba, il Palazzetto si sviluppa in pianta quadrilatera con quattro torri angolari collegate, sui due fronti opposti, da loggiati a cinque arcate. All’interno si trova una grande aula dalla quale si accede, ai quattro angoli, agli ambienti minori con volte a ombrello ornate da Cesare Baglione (sec. XVI), a cui si aggiunge un lacerto di affresco del 1524, una Madonna con il Bambino attribuita a Parmigianino. La decorazione della cappella con le Storie della Vergine del 1611 si deve invece a Fra’ Cosimo Piazza.
Il primo restauro scientifico, promosso da IBC nel 1977 e affidato a Camillo Tarozzi, ne ha permesso l’utilizzo come sede espositiva fino al 2016, anno in cui è stato dichiarato inagibile. In seguito si registrano operazioni di messa in sicurezza per evitare l’irreparabile: al 2000 risale il restauro della facciata con il loggiato, e al 2019 le velinature a tutela dello strato pittorico e dell’intonachino compromesso da fessurazioni aggravate negli anni.
Ora è tempo di un intervento imponente e risolutivo che necessita di diagnostica con le indagini e le analisi condotte da Parma Infrastrutture su progetto dell’arch. Tiziano Magri propedeutiche al consolidamento degli affreschi e dell’intero complesso.
La parete est presentava zone di distacco diffuse lungo tutta la fascia superiore, mentre l’intonaco di base risultava maggiormente distaccato nella zona dall’angolo verso il centro. Anche la parete ovest si presentava assai compromessa, lungo la fascia centrale in particolare, estendendosi verso l’alto sino alle lunette e verso il basso.
Le pareti nord e sud risultavano ugualmente interessate da parti fortemente distaccate in maniera diffusa ed in particolare sopra le finestre della parete sud. Tutto il soffitto inoltre, in cui è presente l’intonaco di base, risulta poco ancorato, per la presenza capillare di fessure e distacchi che ne pregiudicano la stabilità.
Interventi eseguiti:
- consolidamento affresco a corpo
- consolidamento intonaci neutri a corpo