1556 ca./ 1624-1626
mm 362 (a) 490 (la)
secc. XVI-XVII (1570 - 1626)
Tra il 1589 ed il 1627 il Tempesta incise 1460 lastre di cui alcune andarono distrutte agli inizi dell' Ottocento perché ritenute di scarso interesse artistico, ma in gran parte tuttora conservate presso la Calcografia Nazionale. Anche questa "battaglia" riprende la tipica impostazione tempestiana - studiata in seguito dal Callot o dal Della Bella - del primo piano ricco di figure ed animali, in prevalenza cavalli perché preferiti dall'artista per il loro calcolabile dinamismo monumentale qui reso mediante un nervoso scatto in avanti del cavallo al centro della scena. Al di là del primo piano segue un vasto addensarsi di particolari fisionomici ed oggettistici, trascritti con un attento gusto niellistico.