Mauriziano
Arredi e mobilia
Manenti Valli F., Il Mauriziano: note architettoniche; la vicenda costruttiva, “Strenna del Pio Istituto Artigianelli”, 2, 1993, pp. 25-31.
Manenti Valli F., Restauri al Mauriziano, “Bollettino storico reggiano”, a. VII, fasc. 27, 1974.
Bellocchi U., Il Mauriziano: affreschi di Nicolò dell'Abate nel nido di Ludovico Ariosto, Modena, Aedes Muratoriana, 1974.
Reggio Emilia (RE)
Casa-museo/dimora storica
Tramandata col nome di ‘Mauriziano’, perché situata presso la chiesa dedicata a San Maurizio vicino al ponte del torrente Rodano, la villa si raggiunge oltrepassando un arco cinquecentesco e percorrendo un lungo viale di pioppi. Secondo la tradizione, l’edificio fu eretto da Orazio Malaguzzi, morto nel 1583. Nonostante le significative ristrutturazioni intorno al Sei-Settecento, il complesso mantiene l’impianto volumetrico cinquecentesco che lo collega alla cultura della villa rinascimentale. Negli interni si collocano le decorazioni pittoriche eseguite tra il XVI e il XVIII secolo. Il palazzo rimase di proprietà della famiglia Malaguzzi fino al 1863, quando venne acquistato dal Municipio di Reggio Emilia. Si tratta di una villa dove si ritiene che Ludovico Ariosto abbia soggiornato nei periodi estivi e composto opere poetiche. La visita prevede un percorso ricco di suggestione che si dipana attraverso gli ambienti dell’edificio; tra questi si segnalano per il particolare interesse il Camerino dei Poeti, il Camerino degli Orazi e Curiazi e il Camerino dell’Ariosto. Queste stanze sono arricchite da affreschi della seconda metà del Cinquecento che riproducono, secondo il gusto dell’epoca, scene amorose, di caccia, paesaggi e figure di letterati e poeti.