Antonello da Messina, Ecce Homo
Biblioteca
Una sala della Pinacoteca
Veduta della Sala degli Arazzi
La Sala dei Crocifissi
Piacenza

Galleria Alberoni

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Cattanei G., Il collegio Alberoni nella Piacenza tra ancien régime e restaurazione, Piacenza, Tip.Le.Co., 2009.

Mora C., Provinciali B., Soavi A., Antonello nel percorso delle opere restaurate dall'Istituto Centrale per il Restauro: dall'"Ecce Homo" del Collegio Alberoni alle tavole degli Uffizi, "Kermes", 19, 2006, pp. 49-66.


Gasparotto D., Il Collegio Alberoni di Piacenza: guida alle collezioni, Milano, Skira, 2003.


Bonilauri F., Galleria Alberoni, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 25, n. 17.

Francoli G., Tra scienza e fede: pensiero scientifico e credo religioso attraverso i volumi della biblioteca del Collegio Alberoni, catalogo della mostra, Piacenza, Galleria Braga, 1996.


Arisi F., Gli arazzi del Collegio Alberoni, Piacenza, Tip. Le.Co., 1994.


Periti G., La raccolta d'arte del cardinale Alberoni a Piacenza, Piacenza, Tip. Le. Co., 1993.


Arisi F., La Galleria Alberoni di Piacenza, Piacenza, Industria Cementi Giovanni Rossi, 1991.


Arisi F., Mezzadri L., Arte e storia nel Collegio Alberoni di Piacenza, Piacenza 1990.

Rossi G.F. (a cura di), Il Cardinale Alberoni e il suo collegio, Piacenza, Comune di Piacenza, 1981.
Via Emilia Parmense, 77
Piacenza (PC)
Tel: 0523 322 635, 349 457 5709
Misto
Arti applicate
Astronomia
Fisica
Zoologia
Paleontologia
Strumentazione scientifica
Medaglistica
Arte sacra
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
La Galleria ha riaperto i battenti al termine di una complessa ristrutturazione che ne ha rinnovato l'allestimento e consentito la messa a norma degli spazi, in particolare la Sala degli Arazzi, secondo criteri conservativi e microclimatici. Oggi è così possibile ammirare l'eccezionale collezione dei diciotto arazzi esposta nella sua completezza. Il percorso espositivo riqualificato e ampliato si propone di valorizzare le preziose collezioni artistiche qui conservate, ricche di importanti dipinti fra i quali opere di Gian Paolo Panini, Domenico Viani, Zenone Veronese, Giovan Battista Lenardi, numerosi altri quadri di genere, opere a soggetto sacro e dipinti di storia. La visita si è arricchita di due nuove sezioni: quella che espone i più antichi e preziosi paramenti alberoniani e quella che conserva le sculture. Non manca una sezione biografica dedicata al Cardinale Alberoni, ove oggetti, abiti, suppellettili dell'alto prelato restituiscono un quadro della sua vita, dei costumi e gusti del tempo.

Il Collegio, che dal secolo scorso sussiste come Opera Pia con funzioni di seminario, venne istituito dal cardinale Giulio Alberoni (1664-1752) per la formazione dei chierici indigenti ed aperto nel 1751 nell'antico Ospedale di San Lazzaro. Qui è esposta una parte delle collezioni del cardinale, figura chiave della politica farnesiana e artefice, in qualità di rappresentante ducale presso la corte di Spagna (1714-1719), delle nozze tra Filippo V ed Elisabetta Farnese. Nel 1802 venne fondato l'osservatorio meteorologico; nel 1874 si aggiunsero l'osservatorio astronomico e il gabinetto sismologico, con un archivio dati dal 1922. Tra gli oggetti d'arte, provenienti dalle collezioni alberoniane già conservate nei palazzi romani e nella residenza piacentina, figurano importanti opere di Antonello da Messina (Ecce Homo), Dughet, Cerquozzi, Courtois, Mola, Reni, Giordano, Gaulli, Solimena, Ceruti, Pannini, Ferrari, oltre ad una raccolta di dipinti fiamminghi di Bouts, Provost, Mabuse, de Blés, che costituisce un unicum nella nostra regione. Altrettanto preziosa nel collezionismo locale è la raccolta degli arazzi fiamminghi divisi in tre serie: serie di Priamo (sec. XV), tessuta in occasione delle nozze di Massimiliano d'Asburgo con Maria di Borgogna; serie di Enea e Didone (sec. XVII), su cartoni di Gian Francesco Romanelli; serie di Alessandro Magno (sec. XVII), su cartoni di Jacob Jordaens.
Tra le oreficerie sacre si segnala l'ostensorio con pietre preziose del piacentino Angelo Spinazzi (1761), autore di reliquiari e di altri oggetti di uso liturgico conservati nell'Opera Pia. Oltre alle raccolte artistiche, il Collegio ospita la biblioteca, ricca di preziosi volumi, l'archivio con il fondo alberoniano, nonché le attrezzature dei gabinetti di fisica e di scienze naturali, quest'ultimo costituitosi sulle raccolte donate al Collegio nel 1810 da padre Zaccaria da Piacenza dell'ordine francescano minore.

The Gallery has been reopened to the public after having undergone complex restoration work that led to the renewal of its exhibition setup and the reorganisation of spaces according to criteria that ensure the preservation of the exhibits in a suitable microclimate, of the Tapestry Room in particular. Today we can thus admire the exceptional collection of eighteen tapestries exhibited in its entirety. The upgraded and enlarged exhibition enhances the gallery’s precious art collections, that contain important paintings such as works by Gian Paolo Panini, Domenico Viani, Zenone Veronese, Giovan Battista Lenardi, many paintings of other genres, with sacred and historical subjects. Two new sections have been added: one with the ancient and precious vestments of Cardinal Alberoni, and one with sculptures. There is also a biographical section devoted to Cardinal Alberoni, where objects, clothes, furnishings that belonged to the high ranking prelate provide a realistic picture of his life and of the customs and tastes of the time.

The College, that has existed as a Charitable Institution operating as a seminary since the last century, was established by Cardinal Giulio Alberoni (1664-1752) to train poor seminarists; it was first opened in 1751 in the old Hospital of Saint Lazarus. Here a part of the cardinal’s collections are exhibited. Cardinal Alberoni was a key figure in the policies of the Farnese family, and, acting as the duke’s representative at the Court of Spain (1714-1719), he arranged the marriage between Philip V and Elisabetta Farnese. In 1802 the meteorological observatory was opened; in 1874 the astronomical observatory and the seismological laboratory were added, with a data archive starting from 1922. Among the artistic objects from the collections of Cardinal Alberoni, that were previously kept in the Roman palaces and in the cardinal’s Piacenza residence, there are important works by Antonello da Messina (Ecce Homo), Dughet, Cerquozzi, Courtois, Mola, Reni, Giordano, Gaulli, Solimena, Ceruti, Pannini, Ferrari, as well as a number of Flemish paintings by Bouts, Provost, Mabuse, de Blés, a unique collection in our region. Of equal importance is the collection of Flemish tapestries, divided into three series: the Priam series (15th century), that was woven for the marriage of Maximilian of Habsburg with Mary of Burgundy; the Aeneas and Dido series (17th century) based on cartoons by Gian Francesco Romanelli; the Alexander the Great series (17th century), based on cartoons by Jacob Jordaens.
Among the collection of religious gold items there is a monstrance with precious stones by the Piacenza artist Angelo Spinazzi (1761), author of reliquaries and other liturgical items belonging to the Charitable Institution. Together with its artistic collections, the College houses a library with many valuable books, the archive with the Alberoni Fund, and the equipment of the physics and natural sciences laboratories, the latter based on the collections that were donated to the College in 1810 by Father Zaccaria da Piacenza, of the Order of the Franciscan Friars Minor.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.