Mantellina da sposa
Interno del museo
Maternità gemellare, legno, Congo, etnia Luba (XX sec.)
Parma

Museo d'Arte Cinese ed Etnografico

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Barriere architettoniche
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Kayapò. Il popolo che venne dall'acqua, catalogo, ed. CSAM, Brescia 2002. Bonilauri F., Museo d’Arte Cinese e Sezioni Etnografiche, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 40, n. 29.

Toscano G. (a cura di), Museo d'arte cinese di Parma, Parma, 1964.
Viale S. Martino, 8
Parma (PR)
Etnografia e antropologia
Arte extraeuropea
Etnologia/Etnografia
Il Museo venne istituito nel 1901 nella palazzina delle Missioni Estere. La sua formazione fu originata dalla raccolta degli oggetti provenienti dalle terre di missione, accorpati dalla fine dell'Ottocento a fini didattici per iniziativa del vescovo Conforti. La sezione di arte cinese, che è stata incrementata nel tempo da apporti regolari proseguiti fino agli anni '50 e poi da saltuarie donazioni, fornisce una panoramica della cultura e dei costumi cinesi in un lungo arco di tempo. La seconda sezione si compone, invece, di materiali d'interesse etnografico provenienti dal Giappone, Indonesia, Brasile e Africa.
Nel dicembre 2012 il museo riapre al pubblico dopo una completa ristrutturazione, con un progetto ampio e coerente che vede soluzioni architettoniche ed espositive moderne e di sicuro impatto per il visitatore.

La collezione cinese espone bronzi, ceramiche, dipinti e monete, fra cui vasi rituali compresi fra il XI secolo a.C. e il XIII secolo d.C., realistici ritratti di bonzi dal VI al IX secolo, statuette, specchi. Alla nutrita serie di terrecotte funerarie appartiene una scultura del 200 a.C., raffigurante una tartaruga con il serpente, considerata il più antico esemplare datato. Numerose le porcellane prodotte dal X e XIII secolo sino ai nostri giorni; tra gli oggetti in grès figurano manufatti porcellanati e ceramiche di varie tipologie. Notevoli: la tazza bianco-blu del periodo Husuan-Te, dal 1426 al 1435, il vaso di epoca Chia Ching, tra il 1522 e il 1566, la tazza K'ang-Shi, databile dal 1662 al 1722 e alcune fantasiose manifatture sei-settecentesche. Interessanti i vasi liturgici fatti eseguire dai Gesuiti nel corso del XVIII secolo. Tra i dipinti più significativi va citata una serie di ritratti, mentre completano la raccolta saggi di calligrafia, stampe e calchi da pietre incise. Il patrimonio include infine quasi novemila monete dal XIII secolo a.C. al 1911 e nuclei minori di giade, avori, sculture in pietra e in legno, tabacchiere, peltri, smalti e amuleti.
Nella sezione etnografica sono esposti strumenti e armi dalla Cina, stampe giapponesi, utensili indonesiani, armi dell'Oceania, manufatti dal Congo, Pakistan, Australia, Amazzonia.

The Museum was founded in 1901 in the Foreign Missions building. It was formed from the collection of objects from the mission lands, put together at the end of the 19th century for educational purposes by the bishop Conforti. The section on Chinese art, which was enlarged over time with regular contributions that continued until the Fifties, as well as by occasional donations, provides a panorama of Chinese culture and costumes over a long period of time. The second section, instead, comprises material of ethnographical interest from Japan, Indonesia, Brazil and Africa.
In December 2012 the Museum re-opens to the public after a complete renewal, with a broad and coherent project involving modern architectural and exhibit solutions, of sure impact for visitos.

The Chinese collection shows bronzes, ceramics, paintings and coins, as well as ritual vases from the 9th century BC to the 13th century AD, realistic bronze portraits from the 6th to the 11th century, statuettes and mirrors. Among the large series of funerary terracotta ware there is a sculpture of 200 BC depicting a tortoise with a serpent, considered to be the oldest dated specimen. There are numerous porcelain items produced from the 10th and the 13th century up to the present day; among the stoneware items are various types of porcelain and ceramic artefacts. Particularly worthy of note are the blue and white cup of the Husuan-Te period, dated between 1426 and 1435, the Chia Ching vase, between 1522 and 1566, the K'ang-Shi cup, dated between 1662 and 1722, and some fanciful items made in the 17th or 18th century. The liturgical vases made for the Jesuits during the 18th century are interesting. Among the most significant paintings we must mention a series of portraits, while the collection is completed by examples of calligraphy, prints and impressions from engraved stones. Finally the collection includes almost nine thousand coins from the 12th century BC to 1911, and small groups of items in jade, ivory, stone and wood sculpture, snuff boxes, pewter, enamels and amulets.
The ethnographical section includes instruments and weapons from China, Japanese prints, Indonesian tools, weapons from Oceania, artefacts from the Congo, Pakistan, Australia, and the Amazon.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.