tela/ pittura a olio
sec. XX (1970 - 1970)
L’acquisizione dell’opera da parte della Regione cade nell’anno della grande mostra alla “Nuova Pesa” di Roma, assieme a Ligabue. Nello stesso anno Covili espone anche a Bologna, in una collettiva degli artisti del Museo delle arti naive di Luzzara.
Il dipinto è da considerare tra i ‘capolavori’ di Covili assieme ad altri dello stesso periodo, anch’essi di grandi dimensioni, come Il Cacciatore sul cavallo bianco, Frana, Morte del patriarca, Omaggio a Ligabue e le inquietante scene dell’ Eclisse e degli Emigranti. Opere percorse da uno slancio vitale, da un naturale confluire di sensazioni naturalistiche e deformazioni visionarie, ma dedicate alla condizione umana, direttamente colta dall’autore nella sua dimensione quotidiana.