Musei Civici - Palazzo dei Musei
Via Spallanzani, 1
Reggio Emilia (RE)
Zavattini Cesare
1902/ 1989
dipinto

cartone/ tecnica mista
cm 50 (la) 71 (a)
sec. XX (1975 - 1975)
n. 792
Cesare Zavattini iniziò a dipingere occasionalmente nel 1938, da autodidatta e in sordina. Nel 1943 vinse il premio della galleria del Cavallino ''Scrittori che dipingono'' prevalendo su Montale, Ungaretti, Moravia, Gatto e Buzzati e avviando così una lunga stagione espositiva siglata da numerose mostre in Italia e all'estero. Nella pittura Zavattini trovò, una diversa modalità di espressione del proprio spirito artistico: la capacità di guardare al mondo con occhi nuovi ed al contempo avidi di scoperte.
Tratti tipici della sua arte furono, dunque, la spontaneità ed il lato ludico, in grado di cogliere gli aspetti curiosi della vita. Le sue opere pittoriche sono, d'altra parte, in perfetta sintonia con l'intera fisionomia di uomo di cinema, narratore, soggettista e grande comunicatore. Al centro del suo percorso pittorico gli autoritratti, le facce a ovale, il tema del confessionale e dei preti (scelti, a suo parere, perché facili da disegnare!), i "funeralini".
L'opera fa parte della collezione composta di circa 120 opere pittoriche zavattiniane acquisite dai Civici Musei di Reggio Emilia e che illustrano compiutamente il suo percorso artistico.