Casa Museo Remo Brindisi

Villa Brindisi Comacchio
Descrizione dell'intervento:
altorilievo
CONSOLIDAMENTO
dell'opera è stato necessario riportarla nella posizione sulla "schiena'": questo spostamento è stato possibile grazie alla struttura lignea appositamente progettata e già utilizzata nell'intervento precedente. In questo modo è stato possibile curare il consolidamento della base e terminare quello della parte anteriore, le cui parti molto aggettanti ostacolavano, in precedenza, l'accessibilità e l'utilizzo di consolidanti fluidi
PULITURA
portando la superficie a un livello più omogeneo; le parti in ferro della struttura rimaste a vista sono state pulite e trattate contro la corrosione.
STUCCATURE
Successivamente, dopo le necessarie prove di colore e di materiale, sono state fatte le stuccature delle piccole crepe e mancanze di modellato, oltre che delle lacune maggiori la cui base era stata in precedenza eseguita a cemento, e che necessitavano di un completamento per migliorare la lettura d'insieme.
Riportata l'opera nella sua corretta posizione e liberatala dalla struttura lignea, le stesse operazioni di controllo e di stuccatura sono state eseguite anche sulla "schiena"; la lacuna in coincidenza con la firma e la data (posta in alto a sinistra), è stata stuccata in modo da mettere in evidenza la scritta senza tuttavia riprodurla
TRATTAMENTI FINALI
Dopo le necessarie velature sulle stuccature maggiori, l'intenvento è stato ultimato con un trattamento protettivo superficiale.

rami
DISINFESTAZIONE
Dopo il trasporto in laboratorio per il restauro, è stata fatta innanzitutto la disinfestazione biologica
PULITURA
superficiale, con questa operazione, eseguita manualmente a secco e rifinita con tamponi leggermente umidi, sono state eliminate le incrostazioni di varia natura e la mìcroflora, riportando la superficie della pietra al suo stato di finitura liscio e più omogeneo, e mettendo anche in luce sia le microfratture che le fessurazioni che caratterizzano il materiale.
CONSOLIDAMENTO
e, successivamente, sono state stuccate le micro fratture e le fessurazioni che potrebbero essere dannose per la buona conservazione futura dell'opera; alcune piccole lacune dì modellato (già notate durante il rilevamento) sono state ricostruite per completezza della forma, mentre è stata lasciata a vista la parte da cui è avvenuto il distacco recente, sia per le sue dìmensioni, sia per non ostacolare l'assemblaggio qualora il pezzo venga rinvenuto.
Poiché l'opera non presentava tracce di finituralpatinatura, non sono stati fatti trattamenti di rifinitura superficiale.
Il perno in ferro, corroso superficialmente dalla ruggine ma saldamente inserito sia nell'opera che nel supporto, è stato pulito meccanicamente dalle incrostazioni e protetto superficialmente.
Il supporto, in pietra verde scuro con venature "dorate" levigata e lucidata, è stato pulito attenuando per il possibile le macchie di ruggine, e trattato con protettivo superficiale per mantenerne la lucentezza.

risveglio
DISINFESTAZIONE
Dopo il trasporto ìn laboratorio per il restauro, è stata fatta la disinfestazione biologica sia sulla scultura che sulla base
PULITURA
superficiale; con questa operazione, eseguita manualmente a secco e rifinita localmente con tamponi umidi, sono state eliminate le incrostazioni di varia natura e la microflora, riportando le superficì al loro stato di finitura originale: piuttosto liscia e con le caratteristìche fessurazioni (ma anche localizzate alterazioni cromatiche causate dalla microflora) quella del corpo, e ricca di avvallamenti e segni della lavorazione quella della base. Durante la pulitura è stata rinvenuta la scritta STRYK 71, incisa nella parte inferiore della scultura.
CONSOLIDAMENTO
è stato fatto il riassembíaggio dell'unico frammento disponibile e le stuccatura delle fessure dannose alla buona conservazione dell'opera; la parte di modellato mancante, che interferiva con la lettura dell'opera, è stata ricostruita per maggiore completezza.
Date le caratteristiche della pietra, si è ritenuta rischiosa l'estrazione del perno in ferro e la sua sostituzione: per la ricollocazione dell'opera sulla sua base è stato invece realizzata un supporto in plexiglas che, oltre a non interferire negativamente con gli altri materiali, ne garantisce una migliore stabilità.
Poiché l'opera non presentava tracce di finituralpatinatura, il trattamento di rifinitura superficiale è stato eseguito solo sulla base.
L'etichetta in ottone con l'incisione JAMOS STYCK, è stata spostata sulla parte anteriore della base, in quanto la sua collocazione precedente interferiva con il supporto in plexiglas.