sec. V d.C. (400 - 424)
Il lacerto venne estratto nel 1731 presso la porta laterale sinistra, a circa 3,55 metri di profondità rispetto al piano della nuova cattedrale. I lavori furono quindi condotti prima dell'abbattimento dell'antica basilica, per volontà dell'arcivescovo Farsetti, nel tentativo di rintracciare l'antico pavimento. Purtroppo, a causa del fenomeno della subsidenza e dunque per la presenza abbondante di acqua nel sottosuolo, fu possibile estrarre solo un lacerto, di cui il Buonamici ha lasciato un disegno. Il frammento musivo appeso attualmente alla parete è, però, più piccolo rispetto al rinvenimento del 1731.
Per la povertà della gamma cromatica, la Farioli ritiene che il frammento potrebbe risalire al VI secolo e quindi non essere pertinente all'originario pavimento della cattedrale, ma eventualmente ad uno successivo.