Teatro Due, Scuola media, Autorimessa
via Farini, via Rondani, via Basetti, via Salnitrara
Parma (PR)

Gabetti Roberto (progetto)
Isola Aimaro (progetto)
Calzolari Franco (progetto)
Maestri Stefano (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Il contributo di Gabetti e Isola è limitato alle sole fasi iniziali del piano di riqualificazione di un abitato, nemmeno troppo ristretto, del centro storico di Parma. Era prevista la modifica di due isolati unendoli tramite un edifico scolastico e un parcheggio a più livelli in sostituzione di una piscina scoperta, collegata ad un edificio apparentemente razionalista, ma dalla tormentata storia, ospitante il Teatro Due.
Alla fine degli anni Ottanta l’Amministrazione comunale avviò una procedura innovativa per dotare la città di una rete di parcheggi senza impegno di risorse pubbliche. Una delle aree interessate era la fascia compresa tra il grande volume del Teatro Due e il suo retro, fino al fronte di via Farini, dove si attesta il Palazzo Cantelli.
Lo studio piemontese elaborò un piano che prevedeva la ridefinizione degli spazi urbani, potenziando contestualmente le funzioni teatrali e restaurando il palazzo storico affacciato su via Farini ospitante dal 1915 le scuole tecniche e che era stato ampliato sul retro con edificio per ospitare le aule. Per quest’ultimo volume il piano del 1987 prevedeva la sostituzione con una moderna struttura rettangolare per accogliere la palestra e le nuove aule; al “Palazzo Cantelli” sarebbero rimaste le funzioni di rappresentanza.
Anche per il volume del Teatro Due era previsto un adeguamento generale, incentrato soprattutto sulla facciata principale. Questa struttura teatrale si era recentemente insediate in questo edificio che negli anni Trenta era stato adattato, con linguaggio razionalista, in Opera Nazionale Dopolavoro, ma che era sorto nel 1905 come Bagno Pubblico, di cui la piscina scoperta ne costituiva un’importante permanenza negli anni ’80. Il piano di Gabetti e Isola ne prevedeva la sostituzione con un parcheggio interrato e sovrastato da un nuovo teatro “romano”: una cavea all’aperto, fronteggiante le gradinate a semicerchio.
Alla ridefinizione volumetrica del comparto contribuivano i piani inclinati delle strade parallele che raccordano il tessuto storico al rettilineo novecentesco del Lungoparma: il viale che costeggia il torrente sulla sponda orientale nell’attraversare il nucleo antico della città.
Ben presto fu avviato il cantiere del parcheggio (il cui progetto esecutivo fu seguito da altri progettisti), per la scuola si trovarono altre sedi e al posto della palestra fu eretto un palazzo residenziale postmodernista.
Dall’inizio degli anni Duemila l’architetto Carlo Quintelli si è occupato della ristrutturazione del Teatro Due. Dapprima del fronte e solo in seguito del retro; recuperando il piano di Gabetti e Isola ha realizzato sulla copertura del parcheggio una struttura teatrale all’aperto, con cavea “all’antica”, dotando il Teatro Due di una serie di funzioni ricettive per gli artisti.


fonte: Stefano Negri - Mibact - Architetture del secondo '900