Raccolta d'Arte della Provincia di Modena
Viale Martiri della Libertà, 34 (sez. Storica); Viale Jacopo Barozzi (sez. Contemporanea)
Modena (MO)
Cappelli Evaristo
1868/ 1951
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 96 (la) 105 (a)
sec. XX (1929 - 1929)
L’opera rappresenta, con ripresa prospettica “a volo d’uccello”, una veduta dell’Appennino modenese, con al centro un’alta montagna che potrebbe raffigurate il Monte Cimone, contornato da alture su una delle quale sorge un borgo dominato dalla mole di un castello. Verso il primo piano, un pastore conduce il suo gregge lungo un ampio sentiero, che in parte costeggia un torrente, che nel tratto superiore ha formato una cascata.

Cappelli aderisce alla poetica di Giuseppe Graziosi, nella comune scia del post impressionismo. La composizione, tuttavia, per il suo peculiare carattere “dimostrativo”, rivela una connotazione artificiosa, nella compilazione di una scena che deve apparire esemplarmente illustrativa delle tipiche presenze naturalistiche della montagna modenese. E infatti, il dipinto appartiene a un trittico, assieme alla Pianura e alla Città, o Piazza Grande di Modena (si rimanda alle schede relative), con forti analogie iconografiche rispetto ai tre dipinti murali, dagli identici soggetti, che Cappelli realizzò nel 1920 sulle pareti dello scalone del palazzo allora sede della Banca Popolare di Modena (angolo corso Canalgrande 46 - via Emilia), che recano le scritte “Il Monte”, “Il Piano”, “La Città”. Le tre opere giunsero alla Provincia dalla disciolta Azienda di Promozione Turistica, già Ente Provinciale del Turismo di Modena.