Palazzo Magnani
Corso Garibaldi, 29
Reggio Emilia (RE)
Gaibazzi Remo
1915/ 1994
dipinto
tela/ pittura a olio
cm 120 (la) 70 (a)
sec. XX

Nei primi anni '60, abbandonati i temi di denuncia sociale, la ricerca di Gaibazzi appare sdoppiata: da una parte una serie di disegni ispirati a Bacon e dedicati alla figura umana, dall'altra la produzione di ossessivi paesaggi urbani, incentrati sull'immagine di grandi edifici storici, i cui volumi appaiono come mutilati dal taglio dell'inquadratura e immersi in un buio dilagante attraversato da rade lame di luce. [...]. Alla fine del 1967 Gaibazzi riprende le immagini di monumenti storici soprattutto di Parma, ma questa volta in una personalissima versione della pop, che si rifà, invece che agli oggetti della civiltà dei consumi, alle icone che popolano l'immaginario collettivo in un paese come l'Italia. È la prima volta che si misura con il colore (precedentemente usato molto raramente, per lo più in caricature acquarellate o colorate a pastello) e con quadri di grandi dimensioni: i volumi architettonici, ridotti alle loro strutture essenziali, grazie alle vivacissime campiture piatte degli acrilici, acquistano l'impatto di simboli e segnali capaci paradossalmente di far rivivere la tradizione. (Sito internet Associazione Remo Gaibazzi)