cartoncino/ pittura ad acrilico
sec. XX (1986 - 1986)
L'opera appartiene alla Raccolta Lercaro, che si formò per volere e impegno del Cardinale Giacomo Lercaro, inizialmente grazie alle donazioni al Cardinale stesso di alcune opere da parte di quattro maestri e professori dell'Accedemia di Belle Arti di Bologna (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini e Ilario Rossi), in occasione del suo ottantesimo compleanno. La raccolta si è poi progressivamente ampliata grazie a donazioni, ora conta 1800 opere, e fu inaugurata nel 1989. Inizialmente ospitata presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, è dal 2003 presso l'Istituto Veritatis Splendor, nel centro della città. L'opera rientra nella produzione artistica di Moroni più rappresentativa, che comprende oggetti e figure del quotidiano, espressi con un tratto morbido quanto essenziale, su uno sfondo neutro e non naturalistico, con colori liquidi e trasparenti. Soprattutto negli anni settanta e ottanta, Moroni si è rivolto alla ricerca di una creazione di climi da "Amarcord" felliniano, in cui il sostanziale realismo del pittore risulta stemperato da atmosfere oniriche, alleggerite.