Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Giovane donna seduta, ritratta a mezza figura e di tre quarti, con spalle nude mentre si riflette in uno specchio portatile. Sfondo indefinito.

Nel marzo 2008 la città di Cesena le ha dedicato una mostra nel mese di marzo: "Caterina Baratelli: estro e personalità di un’artista emigrante cesenate dei primi del ‘900", primo degli appuntamenti voluti dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune (in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale e il Centro Donna), in occasione della Festa della Donna. La mostra ha raccolto una parte delle sessanta opere che la famiglia Baratelli donò alla pinacoteca comunale dopo la morte della pittrice, per volontà testamentaria di quest’ultima. Le quindici opere, mai esposte al pubblico fino ad allora restaurate dall’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, raffigurano personaggi femminili: i soggetti, cioè, che hanno reso Caterina Baratelli particolarmente celebre al di là dell’Atlantico.
La sua pittura, caratterizzata da un solido figurativismo, si è sempre distinta per un uso materico delle terre (ocra, giallo e rosso).