scorcio dello stabilimento INPS da Sud
scorcio dello stabilimento INPS da Nord-Ovest
prospetto ingresso principale
scorcio del parco termale
viale alberato all'interno del parco
fontane idropiniche all'interno del parco termale
prospetto della fonte sulfurea all'interno del parco termale
particolare della fonte sulfurea
ingresso della cisterna romana lungo il viale principale del parco
la cisterna romana
particolare della cisterna romana
il padiglione "Acque calde"
il "pozzo romano"
particolare dell'iscrizione alla base del pozzo romano
la "rotonda"
la fonte "Tettuccio Romagnolo"
scorcio del vecchio laboratorio di imbottigliamento
una caratteristica panchina all'interno del parco termale
albero di sequoia
casa del contadino trasformata in laboratorio di imbottigliamento
veduta del laboratorio di imbottigliamento e dello stabilimento "Fonti romane"
scorcio dello stabilimento "Fonti romane" con addetti in primo piano
scorcio dello stabilimento "Fonti romane" con addetti in primo piano
scorcio del teatro adiacente allo stabilimento "Fonti romane"
il "Mercuriali"
prodotti commerciali
Bertinoro

Terme della Fratta

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Via Loreta, 238
loc. Fratta Terme
Bertinoro (FC)
Tel: +39 0543460911
Il ritrovamento di una cisterna, di condutture e di altri manufatti di epoca romana giustificano l’ipotesi che le acque della Fratta, nei pressi del fiume Ronco e del Rio Salso, fossero già note nell’antichità. Altre notizie si hanno nel XV secolo quando pare che Barbara Manfredi, moglie di Pino Ordelaffi, signore di Forlì, si fosse curata con queste acque. Fu però solo nel 1811 che le acque vennero analizzate, per interessamento del governo napoleonico. I medici incaricati degli esami trovarono che le acque avevano utilità terapeutica e purgativa. In seguito le acque vennero anche imbottigliate e commercializzate. Nel 1857 si iniziarono lavori di sistemazione idraulica e ambientale, a cura della famiglia Croppi, divenuta proprietaria delle terme dal 1846. Il maggior impulso però si ebbe negli anni 20 del XX secolo per merito della famiglia Croppi-Colitto che con il supporto delle società Amuchina e Eridania diede vita alle “Fonti Romane della Fratta”. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la gestione passò all’I.N.P.S. (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale), che, nel 1936, aveva edificato nei pressi del vecchio stabilimento il complesso che attualmente costituisce il centro delle terme. L’edificio, nato con lo scopo di assolvere alle cure sociali, nel dopoguerra di fatto sostituì integralmente il vecchio padiglione delle cure, che fu demolito insieme al coevo teatro, immediatamente dopo l’acquisizione da parte dell’Ente.
Fino al 1993 le cure erogate nell’imponente edificio neoclassico intitolato a Girolamo Mercuriali (anatomista forlivese), erano riservate agli assistiti I.N.P.S.; per i privati era riservato il Padiglione Donatangelo Colitto (dal nome di uno dei fondatori, marito di Clara Croppi), realizzato in una palazzina all’interno del parco termale negli anni ’60 del 900. Successivamente tutte le strutture sono passate alla gestione privata.
Dopo un periodo di chiusura per restauro le terme hanno riaperto con servizi innovativi accanto a quelli tradizionali.

Nel grande parco termale si trovano oltre alle imponenti architetture neoclassiche, che richiamano l’origine romana delle terme, anche chioschi e fontane ad esedra, corrispondenti ciascuna ad una particolare tipologia di acqua.
Le terme sono immerse in un ampio parco che si snoda lungo il Rio Salso, percorso da viali e attrezzato per “percorsi vita”. Nel parco sono presenti sequoie, cedri, del libano, abeti, magnolie e liquidambar.

Caratteristiche delle acque:
acque salse (inclusi tutti i sottogruppi);
acque sulfuree(inclusi tutti i sottogruppi).

Personalità collegate:
Grazia Deledda (scrittrice);
Alfredo Panzini (scrittore);
Augusto Murri (medico);
Marino Moretti (poeta, frequentò abitualmente le terme)

Notizie storiche, culturali e paesaggistiche del contesto:

Arroccata sopra il colle che domina Fratta Terme sorge Bertinoro, da cui lo sguardo spazia sulla pianura fino all’Adriatico. È questa una cittadina le cui origini risalgono almeno al secolo XI e che fu contesa fra forlivesi, cesenati e riminesi; ancora oggi conserva il caratteristico aspetto medioevale, con le strette vie, tratti delle mura perimetrali e due delle antiche porte. Simbolo della città di Bertinoro è la Colonna dell’Ospitalità che si erge sul fondo della piazza. Secondo la leggenda per evitare le liti fra le famiglie locali che si contendevano l’onore di ospitare i visitatori, fu innalzata, nel sec. XIII, la Colonna provvista di anelli per legarvi le cavalcature, un anello per ogni famiglia e a seconda di dove veniva legato il cavallo dal viaggiatore, lì cadeva la scelta dell’ospite. Ancora oggi questi luoghi offrono un’accoglienza calorosa fatta anche di cibi rustici ma gustosi e buon vino.
L’insediamento romano della Fratta venne distrutto dai barbari nel 672 d.C. e solo verso l’anno 1000 ricominciò ad essere abitato. Sorte simile toccò anche a Forlimpopoli, vicino centro collocato sulla via Emilia, che fu municipio romano col nome di Forum Popilii; la sua ricostruzione si deve in gran parte agli Ordelaffi, signori di Forlì, così come l’aspetto attuale della Rocca che domina la piazza centrale. Forlimpopoli diede i natali a Pellegrino Artusi, famoso gastronomo; in sua memoria ogni anno hanno luogo le celebrazioni Artusiane, occasione per degustare la cucina locale.

As well as the Roman cistern and original water bottling plant, the large spa park also The discovery of a cistern, conduits and other artefacts from Roman times confirms the hypothesis that the waters of the Fratta near the Ronco and Rio Salso rivers were already known in ancient times. They are later mentioned during the 15th century when Barbara Manfredi, wife of Pino Ordelaffi, Lord of Forlì, was cured with these waters. However, it was not until 1811 on an initiative of the Napoleonic government that the waters were analysed. The physicians responsible for the studies found the waters to have therapeutic and purgative properties. The waters were later bottled and sold. In 1857, hydraulic and environmental improvement was initiated by the Croppi family who became owners of the spa in 1846. The greatest boost however came in the 1920s thanks to the Croppi-Colitto family who set up the "Fonti Romane della Fratta", with financial support from the Amuchina and Eridania companies. After the Second World War, management passed to INPS (the Italian Social Security Institute) which, in 1936, had constructed what is now the centre of the spa complex near the original building. Built to provide treatment for the general public, after the war, the building took over completely from the old treatment pavilion which was demolished, together with the theatre built at the same time, immediately after INPS took over.
Until 1993, the treatments provided in the imposing building in Neoclassical style and named after Girolamo Mercuriali (an anatomist from Forlì) were reserved for INPS patients, while private patients were treated in the Donatangelo Colitto pavilion (from the name of one of the founders, husband of Clara Croppi), set up in a building inside the park in the 1960s. Subsequently, all structures were privatized. After a period of closure for restoration, the spa reopened with innovative services alongside the traditional ones.contains kiosks and splendid semicircular fountains, each corresponding to a particular type of water.
The spa is set in a large park occupying about 14 hectares [35 acres] along the Rio Salso with paths and "fitness trails". The park includes examples of the sequoia, Lebanese cedar, magnolia and liquidambar, together with various species of fir.

Mineral water characteristics:
saltwater (including all subgroups);
sulphureous (including all subgroups)
Personalities:
Grazia Deledda (writer);
Alfredo Panzini (writer)
Augusto Murri (physician)
Marino Moretti (poet, habitually attended the baths)

Historical, cultural and landscape context information:

Bertinoro is perched on a hill overlooking Fratta Terme with a view across the plains as far as the Adriatic. The town's origins date back at least to the 11th century and it was contended between Forlì, Cesena and Rimini. It still today retains a typically medieval appearance with narrow streets, sections of wall and two ancient gates. The symbol of the town of Bertinoro is the "Pillar of Hospitality" standing at the back of the piazza. According to legend, to avoid quarrels between local families contending for the honour of lodging visitors, the Column was constructed in the 13th century with rings to tie up horses, one ring for each family. The ring chosen by the traveller to tie up his horse determined where he would be lodged. Still today, these places offer a warm welcome with tasty country cooking and good wine. The Roman settlement of Fratta was destroyed by the barbarians in 672 AD and remained abandoned until the year 1000. A similar fate was also reserved for Forlimpopoli, a nearby town on the Via Emilia, once a Roman municipality with the name of Forum Popilii. It was largely reconstructed by the Ordelaffi, Lords of Forlì, who also gave the Fortress dominating the central square its present configuration. Forlimpopoli is the birthplace of the famous gourmet Pellegrino Artusi, honoured each year by the Artusiane celebrations, an opportunity to enjoy local cuisine.

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