Montefiore Conca

Collezione permanente della Rocca Malatestiana

Orari e Tariffe
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Pubblicazioni e Cataloghi
Simone Biondi, Chiara Cesaretti, Sotto le tavole dei Malatesta: testimonianze archeologiche dalla Rocca di Montefiore Conca, Montefiore Conca, Comune, 2011.

Simone Biondi, Le maioliche istoriate da parata dalla rocca malatestiana di Montefiore Conca di Rimini nelle produzioni ceramiche pesaresi, in “Studi pesaresi. Rivista della Società pesarese di studi storici” 5, 2017, pp. 35-41.

Simone Biondi, Rino Casadio, I Da Montefeltro nella ceramica dai butti della rocca di Montefiore Conca, in “Studi pesaresi. Rivista della Società pesarese di studi storici” 5, 2017, pp. 67-70.
Rocca Malatestiana
Via Roma
Montefiore Conca (RN)
Tel: 0541 980 179
Archeologia
Archeologia medievale
Grazie a una serie di prospezioni archeologiche condotte fra il 2006 e il 2008 negli ambienti di servizio della rocca (cucine, magazzini, stalle) in uso fra i secoli XIV-XVI, e nelle discariche individuate nelle cucine, presso una cisterna “alla veneziana” e nei magazzini è stato recuperato un ingente patrimonio di oggetti d’uso e di ceramiche, risalenti a diverse epoche e manifatture.
Protagonisti di una mostra, poi divenuta permanente, i numerosi reperti qui recuperati (vetri, metalli, ceramiche) e definitivamente musealizzati consentono - nella loro varia tipologia - di ricostruire molti aspetti della quotidianità della rocca in un arco temporale di parecchi secoli sotto la dominazione dei Malatesta e, per brevissimo tempo, dei Montefeltro: dai costumi di corte alle attività economiche e commerciali, dagli strumenti per il lavoro maschile ai passatempi muliebri, dal vestiario alla cura del corpo, dall’organizzazione militare alle abitudini alimentari e all’apprestamento della tavola.
Particolarmente rilevante è il nucleo di ceramiche d’uso e da mensa, il cui campione rappresenta un’importante rassegna delle stoviglie e degli apparati che si sono susseguiti nei diversi periodi di vita del castello, testimoniando stili e officine fiorite nei centri della regione e nelle aree marchigiane limitrofe: ceramiche grezze o invetriate da cucina, maioliche arcaiche, esclusive maioliche istoriate di rappresentanza, boccali in zaffera, graffite rinascimentali, maioliche “alla porcellana” e altro ancora. Fra i manufatti di maggior prestigio spicca la coppia di piatti da esposizione in maiolica istoriata raffiguranti rispettivamente il mito di Andromeda e un satiro in atto di pescare, costituenti probabilmente elementi di un più ricco servizio di parata. Altrettanto interessanti sono il piatto in maiolica raffigurante un’aquila a pieno campo, di produzione metaurense e databile a poco dopo la metà del XV sec., che documenta il breve periodo di occupazione della rocca da parte di Federico III da Montefeltro, forse testimoniato anche dal piatto da tavola, sempre in maiolica, la cui decorazione sembra ispirarsi all’arma dei Montefeltro.



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