tela/ pittura a olio
sec. XVIII (1763 - 1763)
Si tratta quindi di due dipinti ad uso strettamente privato, destinati ad ornare la casa degli sposi e che, dopo la morte del pittore, passarono agli eredi.
L'immagine della moglie è resa con grande naturalezza e semplicità. E' una giovane donna dalle carni fresche e rosee, coi capelli raccolti sulla nuca e l'ampio e vaporoso scollo che vela la parte alta del seno.
Compiuti gli studi presso l'accademia bolognese, nell'autunno del 1759 il Gandolfi si reca a Venezia, dove soggiorna per circa un anno, studiando, copiando e disegnando i grandi maestri veneziani. Attraverso questa esperienza proficua e indimenticabile, il suo stile si arricchì di toni luminosi e vibranti, alla ricerca di una più autentica naturalezza. Questi dipinti sono tra i risultati più felici della produzione di Gaetano Gandolfi, al passo con i maggiori esiti della ritrattistica europea del suo tempo.