Tomba di Federico Fellini
cimitero, località Celle
Rimini (RN)

Cerri Pierluigi (progetto)
Pomodoro Arnaldo (scultura)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Situato in prossimità dell’ingresso monumentale del cimitero cittadino, descritto da Fellini stesso come uno dei luoghi «meno lugubri della città, per la presenza gioiosa del treno che passa li accanto», il progetto accoglie le sepolture del regista, della moglie e attrice Giulietta Masina e del figlio Pierfederico, morto a pochi giorni dalla nascita.
Il progetto si configura come un intervento di riduzione al minimo degli elementi compositivi, ricondotti a un lavoro sulla figura geometrica del quadrato, intagliata a raso nella pavimentazione, che assume qui anche una valenza simbolica.
Una diagonale divide il quadrato in due triangoli di porfido levigato, che si differenziano rispetto alla pavimentazione del percorso cimiteriale, anch’esso in porfido, ma in cubetti bocciardati. In uno degli spigoli si trova la scultura realizzata da Arnaldo Pomodoro, “La grande Prua”, composta da due pareti triangolari affiancate e conficcate nel terreno, realizzate secondo la riconoscibile poetica dell’autore. Questo elemento conferisce uno slancio di verticalità a voler segnare il luogo, altrimenti volutamente “nascosto” nel terreno.
La diagonale è realizzata con un profilo metallico di sezione triangolare che funge da canalizzazione per l’acqua che sgorga in corrispondenza della scultura stessa che sembra emergere, in tal modo, dallo specchio d’acqua, che a sua volta si espande sulle superficie triangolari del quadrato. Da queste si accede, mediante una botola agli spazi ipogei in cui si trovano, nella porzione di sinistra, il vano tecnico per il funzionamento dell’impianto idrico, mentre in quella di destra, lo spazio del vestibolo con i tre loculi sovrapposti segnalati in superficie dalla pietra tombale. Esternamente il disegno del suolo si completa con la panchina posta in un’estremità del quadrato, anch’essa realizzata in porfido, luogo di sosta e di memoria del grande artista.



fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900 - immagini A. Delprete