Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Monumento sepolcrale inserito sotto un'arcata rivestita di lastre marmoree e decorata con finti cassettoni, fregi, cornici e lesene angolari. Sopra l'architrave, in cui è inserito uno stemma, sorge un'edicola con una nicchia centrale che ospita il busto marmoreo di Giovanni Mazzacorati. Ai lati sono scolpite due croci simmetriche a bassorilievo. Nella parte inferiore, al centro, una statua è collocata su un basamento semicilindrico in marmo grigio. La statua rappresenta un angelo che impone il silenzio con un gesto della mano destra. Ai lati, in posizione speculare, stanno due tondi con i profili dei defunti. Una lapide in marmo bianco è collocata nell'intradosso destro; in quello sinistro, oltre alla lapide è inserita anche una mensola a voluta.

Lo stile eclettico neosansoviniano di questo monumento si deve all'architetto Antonio Cipolla responsabile non solo del disegno ma anche dell'arruolamento a Roma dello scultore milanese Giovanni Strazza. La stessa cifra stilistica si ritrova in altre opere disegnate da Cipolla per la Certosa, come i due sepolcri Galitzin e quello al prefetto Magenta.