la Galleria
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1956, olio su tela
Giorgio De Chirico, Piazza d’Italia, 1956, olio su tela
Giuseppe Capogrossi, Senza titolo, tempera su carta
Fiorenzo Tomea, Maschere, 1940, olio su tela
Bobbio

Museo Collezione Mazzolini

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Barilli R., Lusignani G. (a cura di), L'anima del Novecento da de Chirico a Fontana. La collezione Mazzolini, Milano, Electa, 2006
Abbazia di San Colombano
Piazza Santa Fara (c/o Chiostro del Monastero di San Colombano)
Bobbio (PC)
Tel: 340 549 2188, 351 722 1207

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Arte
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte astratta
Arte figurativa
Il Museo Collezione Mazzolini ospita una significativa raccolta di arte italiana, prevalentemente degli anni '30-'60 del XX secolo, composta da circa novecento opere tra dipinti, disegni e sculture.
Questa collezione è oggi il risultato della passione di Rosa Mazzolini che nel 2005 ha donato alla diocesi di Piacenza-Bobbio la raccolta, arricchita dall’ingente patrimonio artistico ereditato nel 1994 dai fratelli Simonetti, medici milanesi presso i quali aveva lavorato come assistente.
La raccolta, costituitasi in cinquant'anni d’ impegno, presenta le produzioni di differenti e molteplici correnti artistiche, che variano da dipinti metafisici e della surrealtà neobarocca di Giorgio de Chirico al verismo di Arturo Tosi, dal post impressionismo di Filippo de Pisis al verismo purista di Ottone Rosai e Carlo Carrà, dal naturalismo di Raffaele De Grada al post cubismo di Massimo Campigli, dal chiarismo di Umberto Lilloni all'astrazione concreta di Giuseppe Ajmone, Renato Birolli e Bruno Cassinari, dall'informale di Antonio Corpora, Tancredi e Giò Pomodoro all'astrazione geometrica di Luigi Veronesi; ed ancora dalla nuova figurazione di Virgilio Guidi allo spazialismo concettuale di Lucio Fontana, dall'arte organica e nucleare di Enrico Baj e Guido Biasi all'informale segnico di Giulio Turcato, Emilio Scannavano, Giuseppe Caporossi e Antonio Sanfilippo, dall'informale concettuale di Piero Manzoni e Agostino Bonalumi alla nuova figurazione esistenziale di Giangiacomo Spadari.

Il percorso espositivo si apre con tre sale introduttive, che raccontano la storia dei collezionisti e la loro passione per l’arte, oltre a presentare un excursus sugli artisti presenti nella collezione.



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