cartone/ pittura a olio
sec. XIX (1865 - 1865)
Raffigura Angelo Menotti a mezzo busto con il capo leggermente reclinato a destra: i capelli e i baffi sono grigi, la bocca socchiusa. Indossa una giacca nera su camicia bianca, dal collo rotondo e chiuso da cravatta a nastro nera, fermata da una spilla rotonda dorata. Il fondo è verde chiaro e il contorno a riquadro su cui si inserisce l'ovale è marrone chiaro.
L'opera viene donata al Museo dalla signora Giuseppina Frignani Menotti nel 1921.
Vi è ritratto l'industriale Angelo Menotti, nipote del patriota Ciro: assieme al fratello Giuseppe conduceva la più fiorente fabbrica di truciolo della città.
Il dipinto viene assegnato dalla Martinelli Braglia (G. Martinelli Braglia, 1998, p. 42) alla tarda maturità dell'artista: rivela, secondo la studiosa, un'intonazione non ufficiale per l'atteggiamento interlocutorio con cui è ritratto il personaggio, tanto da sembrare un " ritratto d'amicizia". Colpisce la resa rapida e spontanea del tratto, unita alla forte immediatezza e spontaneità. Nella collezione del Museo si conserva anche il ritratto della moglie del Menotti, Luisa (rif. A/3).