tela/ pittura a olio
sec. XIX (1831 - 1831)
E' il ritratto a mezzo busto di giovane uomo, leggermente rivolto a sinistra; indossa una camicia bianca aperta sul petto, ha il capo scoperto, l'incarnato roseo, i capelli castani. Lo sfondo su cui si staglia la figura è sfumato nei toni del nocciola.
Il dipinto entra nelle collezioni civiche nel 1927 come dono di Luigi Rovighi e già attribuito al pittore modenese Geminiano Vincenzi ( 1780/ 1831). Si tratta dell'effigie di Ciro Menotti, personaggio molto popolare nel territorio carpigiano e modenese e ripetutamente ritratto dagli artisti a lui contemporanei. In questo caso, Vincenzi offre un'interpretazione romantica del patriota raffigurato come un eroe. Proprio per questo motivo, il dipinto sarebbe stato realizzato dopo la sua morte, avvenuta nel 1831, e quindi risulterebbe una delle ultime opere di Geminiano Vincenzi, anch'egli scomparso nello stesso anno (A. Garuti, 1990, p. 112).