tela/ pittura a olio
sec. XVII (1650 - 1699)
In primo piano, San Girolamo, coperto da un drappo rosso acceso, è intento a leggere un volume e indica con il dito della mano destra il Crocifisso. La scena, che sulla sinistra della tela è popolata dagli altri attributi del santo: teschio, penna e calamaio, testa del leone, è ambientata in un anfratto roccioso e alberato, aperto in un paesaggio dai toni monocromi marroni e gialli all'orizzonte e da un cielo minaccioso.
L'iconografia copia una incisione che divulga il dipinto attribuito a Jacopo Palma il Giovane e conservato nel Museo della Santa Casa di Loreto (Cfr. F. Grimaldi, Loreto. Basilica della Santa Casa, Bologna, 1975, p. 131, tav. 449): il nostro dipinto, infatti, riprende il soggetto in controparte. E' da notare che, sempre a Carpi, esiste un altro dipinto uguale a questo del Museo Civico nella sacrestia del convento di S. Nicolò.
L'opera è assegnata da Garuti (A. Garuti, 1990, p. 60) a pittore di ambito emiliano della seconda metà del '600.