terracotta a rilievo,
terracotta ingobbiata,
terracotta graffita,
terracotta dipinta,
terracotta invetriata,
terracotta
secc. XVI/ XVII (1590 - 1610)
La Madonna a mezzo busto, di prospetto, il capo scoperto, con lunghi capelli fluenti sulle spalle, regge il Bambino in braccio, ignudo e semisdraiato. La scena è inserita entro un'edicola delimitata da paraste decorate che reggono un timpano costituito da due delfini contrapposti e da un cherubino al centro.
Entrata a far parte delle collezioni civiche nel 1912 come dono di Pietro Foresti, la targa devozionale deriva da esemplari quattrocenteschi di provenienza lombarda, che in area emiliano-romagnola trovano particolare fortuna fino al XVIII secolo.
Dal punto di vista tecnico, la decorazione è realizzata a graffito e fondo risparmiato, poi rivestito di vetrina. Si tratta di un procedimento tipico dell'area padana che fa riaffiorare il colore naturale della terracotta, fornendo così notevoli accenti chiaroscurati.
La critica che è intervenuta nella definizione di questo esemplare è concorde nell'ascriverlo ad area carpigiana, tra la fine del XVI secolo (Garuti A., 1991, p. 56) e l'inizio del secolo successivo (Reggi G.L., 1981, p. 85).