tavola/ pittura a tempera
sec. XV (1450 - 1499)
L'oggetto fa parte di un gruppo di 13 tavolette provenienti da un soffitto a cassettoni lignei nell'ex edificio del Monte di Pietà, già palazzo della Pieve e residenza del clero canonicale; il soffitto andò distrutto nel 1952 e le 13 tavole superstiti entrarono a far parte delle civiche collezioni del Museo di Carpi nello stesso anno.
Di gusto tipicamente quattrocentesco è il repertorio decorativo dipinto sulle tavole: emblemi e imprese dei Pio e di famiglie nobiliari carpigiane ad essi imparentate, figurazioni araldiche, motivi animali e vegetali tratti da bestiari di ascendenza medievale. L'esecuzione, pur essendo piuttosto corsiva, non rinuncia ad immediatezza e interesse naturalistico, soprattutto nella resa degli animali colti in movimento e dei motivi nastriformi che avvolgono frutti e foglie.
Alfonso Garuti (1990, pp. 26-27) riferisce gli interventi a pittore locale, databili tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, periodo in cui nel palazzo si eseguono rifacimenti dovuti alla committenza di Mons. Galeotto Pio, arciprete commendatario della Pieve di Carpi dal 1477 al 1513. Come riscontro, Garuti ricorda la serie di tavolette da soffitto provenienti da Palazzo Tacoli - Ronchetti, già Rangoni, di Modena (e ora presso il Museo Civico di Modena), pressochè coeve a quelle carpigiane. Recentemente (1996, pp. 97-98) le tavole sono state menzionate e riferite, più genericamente, alla seconda metà del XV secolo.