Museo Martino Jasoni
Località Corchia
Berceto (PR)
Jasoni Martino
1901/ 1957
dipinto

faesite/ pittura a olio
cm. 68 (la) 51 (a)
sec. XX (1946 - 1953)
n. INV00088
In primo piano, bosco di alberi spogli. Sullo sfondo montagne. Prevalenza di toni grigio-bruni. La stesura pittorica è caratterizzata da piccole e rapide pennellate, con utilizzo del fondo della tavola in funzione cromatica. I toni sfumati sono inoltre determinati dall'utilizzo di scarse quantità di colore.

Martino Jasoni nasce a Corchia, un piccolo borgo di origine tardo-medievale dell'Appennino Parmense, il 20 Febbraio 1901. Nel 1906, all'età di cinque anni, emigra con i genitori a New York (USA). Dopo gli studi presso le scuole pubbliche, inizia a lavorare come apprendista incisore presso una stamperia, poi come tipografo ed infine come assistente per la preparazione di impressioni su lastre fotografiche. Dal 1919, alterna il lavoro diurno ai corsi serali dell'Art Students League, dove, insieme a compagni di studi come Walt Disney e Otto Soglow, ha modo di frequentare le lezioni di John Sloan, Robert Henri, Guy Pène du Bois, personaggi chiave dell'innovazione artistica e culturale americana di quegli anni.
Costretto dal volere dei genitori, nel 1924 ritorna a Corchia dove nel 1929 sposa Margherita Jasoni dalla quale ebbe due figli: Maria Teresa e Giampietro.
Nonostante il duro lavoro dei campi al quale è costretto da una critica condizione economica, la sua produzione artistica, pur risentendo delle quotidiane difficoltà, continua fino ai primi anni Cinquanta. Muore il 26 Novembre 1957.
Nel corso degli anni Trenta, la vita di Corchia diventa il soggetto principale della pittura di Jasoni, ormai lontano dalle sperimentazioni americane. La pittura di questi anni è caratterizzata indubbiamente dalla perdita del vigore degli anni Venti, nonchè da un utilizzo più parsimonioso del colore (dovuto alla difficile reperibilità delle materie prime). In questa tavola raffigurante il bosco nei pressi di un antico laghetto vicino a Corchia, la scarsa quantità di colore utilizzato, determina un accentuazione dell'effetto sfumato, un tempo reso attraverso rapide e pastose pennellate di colore.