Modena, Festival della Filosofia, 2018 (fotografia di Luciano Leonotti)
Modena, Concerto dei Nomadi, 2018 (fotografia di Luciano Leonotti)
Modena

Modena città creativa per le Media Arts - UNESCO

Il progetto
Patrimonio UNESCO in Emilia-Romagna

Il progetto “Patrimonio UNESCO in Emilia-Romagna” nasce dalla profonda vocazione della Regione a preservare e valorizzare il proprio patrimonio culturale e naturale e la sua unicità. L’obiettivo è offrire un punto di accesso privilegiato ai temi del Patrimonio Mondiale e all’universo dei riconoscimenti UNESCO presenti sul territorio, creando strumenti di conoscenza, approfondimento e promozione. Ogni sito viene presentato all’interno del portale PatER attraverso schede che ne raccontano l’Eccezionale Valore Universale, i riconoscimenti ricevuti, gli aspetti storici, artistici, culturali e naturalistici e le relazioni con altri beni collegati nel Catalogo regionale del patrimonio.

Oltre ai siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, l’UNESCO annovera beni e tradizioni riconosciuti come Patrimonio Culturale Immateriale, inseriti nel programma “Memoria del Mondo” e nei luoghi “Messaggeri di una cultura di Pace”, a testimonianza della pluralità e ricchezza di espressioni culturali che caratterizzano l’Emilia-Romagna.

In questo quadro si inserisce la Legge nazionale n. 77 del 2006, che prevede misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, rafforzando l’impegno dello Stato e delle Regioni nella loro salvaguardia e valorizzazione. Fondamentale riferimento è la “Convenzione del Patrimonio Mondiale” del 1972, che impegna gli stati membri a proteggere i beni culturali e naturali riconosciuti come patrimonio dell’umanità, per trasmettere alle generazioni future un’eredità fragile e preziosa, la cui scomparsa provocherebbe la perdita di una testimonianza unica e universale, appartenente a tutti i popoli.

Raccontando e connettendo i propri siti UNESCO all’interno del Catalogo regionale del patrimonio culturale, la Regione favorisce la diffusione della loro conoscenza e rafforza, nella coscienza collettiva, la necessità vitale di tutelarli e valorizzarli.
Modena (MO)


Patrimonio mondiale UNESCO
Notizie
Dal 2021 Modena ha ottenuto il riconoscimento UNESCO di Città Creativa per le Media Arts. La Rete delle Città Creative UNESCO è nata per valorizzare il potenziale della cultura e dell’innovazione come motori di sviluppo urbano sostenibile, e per promuovere sinergie tra i centri urbani che hanno scelto la creatività come leva strategica per il proprio futuro.

All’interno del cluster Media Arts – uno dei sette ambiti individuati dall’UNESCO come propulsori di crescita, insieme a Musica, Letteratura, Artigianato, Arti e tradizioni popolari, Design, Gastronomia e Cinema – Modena si unisce ad altre venticinque città nel mondo, tutte contraddistinte dall’impiego avanzato della tecnologia a supporto delle attività creative e culturali.

Con oltre 3.200 imprese attive in settori come l’audiovisivo, l’arte digitale e la comunicazione interattiva, Modena genera valore non solo in termini culturali e simbolici, ma anche in ambito produttivo, occupazionale e sociale. Mettendo in pratica princìpi di rigenerazione urbana, inclusione e partecipazione civica, diversi spazi dismessi sono stati trasformati in hub creativi e centri per la formazione, sperimentazione e produzione culturale.

La città ha avviato da anni una strategia di investimento in infrastrutture digitali, intelligenza artificiale e tecnologie emergenti. Ospita centri di ricerca di rilievo internazionale e percorsi formativi d’eccellenza, come l’Artificial Intelligence Academy e il Centro Musica, attivo da oltre un trentennio nella produzione e nella sperimentazione sonora.

Il capoluogo ha inoltre promosso lo sviluppo di un hub tecnologico di rilievo europeo, il Data Center, che rappresenta il cuore digitale della città. Sul piano scientifico e accademico si distingue la presenza di centri di eccellenza dedicati alla ricerca e alla diffusione dell’arte e della cultura digitale, tra cui il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Accanto a queste infrastrutture, la città della Ghirlandina promuove un’intensa attività culturale attraverso rassegne di rilevanza nazionale e internazionale. Tra queste: il “Festival della Filosofia”, considerato il più importante in Europa, che propone ogni anno cinquanta lezioni magistrali di protagonisti del dibattito filosofico internazionale attorno a una parola-chiave; il “NODE Festival”, appuntamento biennale che esplora le connessioni tra arti visive, musica elettronica e nuove tecnologie; il “VIE Festival”, dedicato al teatro contemporaneo.

Agli appuntamenti periodici si affiancano le attività quotidiane di importanti realtà culturali, come la FMAV - Fondazione Modena Arti Visive, l’ERT - Emilia-Romagna Teatro, il Teatro Comunale Pavarotti-Freni e molte altre.

Tutto questo fervore testimonia una vocazione culturale dinamica e un forte slancio creativo verso il futuro. Modena si presenta così come un laboratorio vivo: una città che coniuga il proprio patrimonio culturale con le tecnologie digitali, che sperimenta linguaggi e processi nuovi, che trasforma festival, installazioni, laboratori e residenze artistiche in occasioni di progettualità e di crescita.

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