Museo Civico

Villa Pallavicino Busseto
Notizie storico-critiche:
Il progetto riguarda il diploma imperiale con il quale Carlo V d’Asburgo concesse a Busseto, per ricompensarla della fedeltà all’Impero, il titolo di “Città” e lo stemma, così blasonato: uno scudo bipartito recante nella parte inferiore, in campo azzurro, un albero di bosso con radici, tronco, rami e foglie di colori naturali; nella parte superiore, in campo d’oro, un’aquila nera monocipite con coda e ali allargate, zampe protese, rostro aperto e rivolto in avanti. L’imperatore era stato ospite di Girolamo Pallavicino nell’omonima Villa suburbana (nota anche come Boffalora o palazzo dei Marchesi) che, divenuta proprietà
comunale nel 1953, ospita dal 1957 il Museo Civico, temporaneamente chiuso. Il diploma è in lingua latina su pergamena, reca la data 24 marzo 1533 e risulta "Datum Alexandriae".". È accompagnato da un sigillo in ceralacca rossa raffigurante un'aquila bicipite, entro cornice lignea. È citato in Pietro Vitali, Le pitture di
Busseto, Parma, Dalla Stamperia Ducale, 1819 e in Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Dalla tipografia Ducale, 1834.
Il progetto prevede come prima fase il
recupero del bene, mediante un intervento di conservazione e restauro. Infatti la pergamena presenta pieghe, arricciature, mediazioni grafiche saltate e sbiadite, macchie di varia natura, buchi da piegatura, buchi da
cordone per sigillo, interventi di precedenti restauri, presenza di buchi laterali da rigatura e rigatura. Strappi suturati. In una seconda fase si procederà a rendere fruibile l’oggetto, di importante valore identitario, in una
situazione conservativa adeguata e alla realizzazione di materiale a stampa e pannelli museali per comunicarlo e valorizzarlo.
Descrizione dell'intervento:
Pulitura a secco:
la pergamena è stata pulita a secco con l’ausilio di pennelli giapponesi a setola morbida e gomma in lattice vulcanizzato (smoke-off sponge), la pulitura è stata fatta fronte e retro avendo cura di evitare le mediazioni grafiche.

Osservazione con microscopio digitale:
al fine di avere un maggiore controllo degli effetti delle operazioni ad umido si è provveduto ad acquisire fotografie fatte con microscopio digitale wi-fi Mic-Fi. Si sono osservati in particolare i pigmenti delle miniature e i distacchi della foglia d’oro. Dopo le operazioni di umidificazione e tensionamento si sono osservati gli stessi punti riscontrando condizioni immutate.

Test di solubilità delle mediazioni grafiche
sono stati testati in acqua demineralizzata tutti i tipi di mediazioni grafiche al fine di poter operare in sicurezza durante le fasi di umidificazione e tensionamento:
- inchiostro del testo
- inchiostro delle note
- diversi pigmenti delle miniature.

Fissaggio mediazioni grafiche:
si è reso necessario il ristabilimento della coesione di inchiostri e pigmenti mediante un localizzato utilizzo di un fissativo a base di alga funori, steso a pennello e in concentrazione del 2% in acqua.

Umidificazione controllata:
la pergamena è stata umidificata nella cella di umidificazione del tavolo umidificante, aspirante, luminoso. Tempo di permanenza in cella 45 min. circa. Il vapore freddo è generato ad ultrasuoni e garantisce un ammorbidimento controllato fino a un 95% di UR ambientale. Questa operazione ha permesso di restituire idratazione e un ammorbidimento temporaneo al supporto.

Spianamento e asciugatura:
lo spianamento e l’asciugatura sono avvenuti contestualmente, questa operazione è volta a restituire planarità al supporto attraverso l’eliminazione ed attenuazione di ondulazioni, deformazioni, grinze e contrazioni della pergamena, facilitando anche l’ulteriore adesione delle mediazioni grafiche al supporto membranaceo. Come metodo si è utilizzato l’aspirazione della tavola a bassa pressione, l’opera è stata interfoliata con TNT Reemay e coperta con una carta assorbente per salvaguardarla dal particolato esterno.

Rimozione restauri pregressi:
i restauri pregressi fatti in corrispondenza dei precedenti fori di passaggio del cordone del sigillo sono stati rimossi per dovere filologico, non essendo di per se dei danni.

Risarcimento lacune:
sono state risarcite due lacune in corrispondenza di una delle pieghe orizzontali nella parte inferiore della pergamena. Per il risarcimento è stata utilizzata carta giapponese Japico Misumi natural 642271 posta tra due strati di peritoneo bovino e adeso il tutto con colla mista ev-art e amido di grano precipitato (1:1). Il
risarcimento è stato effettuato sul tavolo aspirante per evitare movimenti della pergamena.

Montaggio conservativo:
Si è prevista la messa a punto di una cartella conservativa con passe-partout per una corretta conservazione del manufatto. Si propone un metodo di montaggio perimetrale all’interno del passe-partout tramite intelaiatura con fili di puro lino (adesi con pochissima sovrapposizione con colla d’amido di grano
precipitato 4%) per garantirne il controllato tensionamento nel tempo.

I paramenti di conservazione della pergamena da rispettare nei locali di conservazione sono i seguenti:
Temperatura: 14 °C – 20 °C
Umidità relativa: 50% – 60%
Si consiglia inoltre di conservare il manufatto in piano, in luogo aerato e non esposto a luce diretta.