Teatro Comunale
capienza totale della sala 400 posti
T. Fabbri, Teatro Comunale Conselice, Programma degli spettacoli, s.l. [1987];
Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di Lidia Bortolotti, Bologna 1995, p. 151;
E. Vasumi Roveri, I Teatri di Romagna: un sistema complesso, Bologna 2005, p. 173.
Conselice (RA)
La facciata dell'edificio, che mantiene inalterato il semplice aspetto riprodotto in una cartolina del 1939, risale probabilmente agli anni Venti. Del resto, un'attività teatrale in quegli anni è attestata da una scritta su una lapide posta nell'atrio: «Il popolo di Conselice che in questo teatro nel settembre MCMXXI diede il battesimo dell'arte al tenore Pietro Menescaldi riapplaudendolo oggi insuperabile interprete di Cavaradossi nella Tosca memore dell'evento pone. Settembre MCMXXVI». Inoltre, una cartolina degli anni Dieci (?) riproduce nell'attuale sede del teatro un edificio con una ancor più semplice facciata a capanna.
Nell'interno, l'intervento di recupero, iniziato nel 1984, a parte la modifica della curva del palco di proscenio e il ripristino della buca per l'orchestra, ha mantenuto la fisionomia conferita all'edificio negli anni Trenta, quando la sala fu «allungata» dalla parte del palcoscenico. In quell'occasione furono costruite le quattro barcacce laterali (due per parte) che, sostituendo probabilmente i bracci dell'attuale galleria, fecero perdere alla sala la sua configurazione «alla francese».
Durante l'ultima ristrutturazione sono stati sostituiti i graticci (attualmente sono in metallo; quelli precedenti in legno si presentavano gravemente deteriorati e impraticabili), e sono stati rifatti il tetto e il pavimento. Sono stati tolti i pesanti tendaggi che ricoprivano le pareti e le balaustre delle barcacce e della galleria, attenuando così il complessivo aspetto da sala cinematografica.
Sicuramente, nel 1866 non esisteva alcun teatro: lo afferma l'allora sindaco di Conselice rispondendo ad una richiesta di informazioni del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio che stava conducendo un'indagine finalizzata a compilare un elenco dei teatri esistenti nell'appena costituito Regno d'Italia (l'elenco è in Teatri storici. 1982, pp. 157-167).
Il Sindaco esprime anche il desiderio della popolazione di avere un luogo dedicato agli spettacoli, «che poi molta influenza potrebbe esercitare sulla sua educazione». In effetti fin dal 1870 si discute in sede comunale circa la possibilità di realizzare un teatro, la cui esistenza è tuttavia documentata con certezza solo a partire dal 1910, si veda in proposito "Il censimento post-unitario: una mappa geografica dei teatri" nel volume della Vasumi Roveri.
(Gabriella Lippi)
The building’s façade, whose simple appearance has remained unchanged since it was depicted on a 1939 postcard, probably dates back to the 1920s. Indeed, a plaque in the atrium testifies to the theatre activities that were going on in those years: “The people of Conselice – who in September 1921 witnessed the performing debut of the tenor Pietro Menescaldi here in this theatre, and who applaud him again today for his peerless performance as Tosca’s Cavardossi, unveil this plaque in memory of this event. September 1926”. Furthermore, a postcard from the 1910s (?) shows, at the theatre’s current location, a building with an even simpler gabled façade.
The restoration effort that began in 1984 changed the curve of the proscenium boxes and reopened the orchestra pit, but otherwise it did not modify the theatre’s interior as it appeared in the 1930’s, when the hall was lengthened on the stage’s side. On that occasion, the four lateral boxes were built (two on each side of the stage); they likely replaced the extensions of the current gallery, thus depriving the hall of its ‘French-style’ configuration.
During the latest restoration, the trellises were replaced (they are currently made out of metal, the old wooden ones were too damaged to be restored) and the roofing and floors were redone. The heavy drapes that covered the walls and the balustrades of the lateral boxes were removed, thus attenuating the cinema-like aspect of the hall.
There was certainly no theatre in 1866, according to the mayor of Conselice, who in that year responded to a request for information from the Ministry of Agriculture, Industry and Commerce, which was undertaking a census of the theatres in the newly established Kingdom of Italy (the full list is in Teatri storici. 1982, pp. 157-167).
The mayor also expressed the population’s desire for a performing arts venue, “which could have a great amount of influence on its education”. Indeed, the municipal administration had been discussing the possibility to build a theatre since 1870; however, the existence of such a theatre is not documented until 1910; see Elisabetta Vasumi Roveri’s book Il censimento post-unitario: una mappa geografica dei teatri.
(Gabriella Lippi)