Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Questo esemplare di roverella si trova su Via Serra in corrispondenza del civico 4340, in prossimità di un grande edificio storico disabitato. Siamo sulle prime colline a cavallo tra il Bolognese ed il Ravennate, in un contesto paesaggistico molto gradevole in cui si alternano il disegno geometrico dei vigneti con le forme sinuose delle aree incolte e boscate. La classica dolcezza della bassa collina. Qui sul bordo stradale e in corrispondenza di una via secondaria che scende verso i vigneti ha trovato la sua collocazione ideale questo esemplare di roverella che ha potuto raggiungere dimensioni monumentali. Si stima superi i due secoli di età. Con la sua chioma espansa, non condizionata da ostacoli nel suo sviluppo, si allarga oltre il tracciato stradale e arricchisce l’armonioso paesaggio collinare circostante. La forma rotondeggiante che generalmente caratterizza le querce negli esemplari che hanno potuto sviluppare la loro chioma liberamente, senza ostacoli o limitazioni di spazio, come nel caso di questa roverella, può essere ricondotta all’adattamento della specie ai climi temperati. Questa forma infatti, qui ben rappresentata, consente alla pianta di assorbire il massimo dell’energia offrendo al sole la più ampia superficie possibile. Il mitico eroe greco Giasone, a capo della spedizione degli Argonauti per la conquista del vello d’oro, durante la costruzione delle fiancate della nave Argo vi fece inserire un frammento di legno proveniente dalla quercia oracolare di Dodona, a testimonianza della grande diffusione di quel culto, noto fin dai tempi omerici