Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La tutela interessa n. 10 esemplari. Il gruppo di dieci platani comuni di mole notevole, secolari, di forme e dimensioni diverse, delimita il perimetro interno del parco di Villa Giulia, disegnando a grandi linee un ovale e formando una cortina vegetale di protezione verso l’ambiente esterno. L’ampia area verde, che comprende anche una ghiacciaia, supporta il complesso architettonico di Villa Giulia, risalente in origine al XVI secolo; l’attuale configurazione data fine XVIII - inizio XIX sec. e presenta il tradizionale impianto delle residenze di campagna della media pianura bolognese. Il nome del genere “Platanus” si ispira al termine greco “platys” che significa largo, piatto e allude alla forma e alle grandi dimensioni del lembo fogliare che mediamente misura 12-15x15-20 centimetri. Il Termine “acerifolia” che contraddistingue il nome della specie allude alla forma della foglia che può ricordare quella dell’acero (Acer platanoides). Apprezzato per la sua ombra, in Grecia era venerato come pianta sacra alla Madre Terra. I cinque lobi della foglia, simili alle cinque dita della mano aperta rappresentavano il gesto di benedizione della dea. Un gesto che si ritrova rappresentato in alcune statuette votive cretesi.