Casa Bertolucci
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loc. Casarola
Monchio delle Corti (PR)
Casarola è stato rifugio prediletto dello scrittore Attilio Bertolucci sin dal 1920, come lui stesso racconta nel poema La Camera da Letto (1984-88), dove narra le vicende famigliari e autobiografiche. Il paese accoglieva Attilio, la moglie Ninetta e i piccoli Bernardo e Giuseppe durante la guerra. Negli anni a seguire diveniva meta di lunghe vacanze estive, anche dopo che da Parma la famiglia si trasferiva a Roma. Attilio, mescolando realtà e invenzione nei suoi componimenti, ha fatto di Casarola il luogo mitico delle proprie radici, e allo stesso tempo il teatro degli affetti familiari.
Per Bernardo Bertolucci Casarola diventava il set del suo primo film La Teleferica, purtroppo andato distrutto. In un’intervista il regista racconta: “Casarola, il paese che tutti credon fola è il primo verso che ho mai scritto. Arrivarci era per noi, da bambini, un’impresa che sapeva di leggendario. Non c’era la strada, innanzitutto. C’erano solo le mulattiere”. La realtà del mondo alpestre entra nei film di Bernardo che, nel corso della propria carriera, raccoglie la sensibilità e la lezione poetica del padre. Anche per Giuseppe Bertolucci Casarola diventa luogo d’elezione, mentre scrive Berlinguer ti voglio bene insieme all’amico Roberto Benigni.