Villa Elena - Casa-studio di Luigi Poiaghi
Attrezzi da lavoro
Dipinti
Sculture
- (a cura di) Luca Cesari, Massimo Pulini, Claudio Spadoni, Luigi POiaghi.Da da pensare, Pazzini, 2019, Rimini;
- L. Poiaghi, Alberi. Poesie 1982-2016, Pazzini, 2021, Rimini;
Verucchio (RN)
La villa viene così descritta negli atti dell'evento realizzato ad un anno dalla scomparsa dell'artista:
"[...] la casa abitata sulle cui pareti sorgono tra fioritura e scrostate di muri, filamenti incerti, tremolanti di parole, versetti e figure in atto che sono allo stesso modo opere preziose, tesori da tutelare. Una vera casa picta da salvare e conservare in cui il livello di ogni dettaglio è tale da far pensare a una raffinatissima iconografia, a una poesia ininterrotta che si diffonde singolarmente in tutti gli interni, li trasforma in nature morte, e insomma in immagini dentro le immagini, entro un silenzio definitivo che si compendia in ritmi ed epigrammi infinitesimali e fluidi, aleatori."
(Luigi Poiaghi, Da da pensare, Pazzini editore, 2017)
La facciata principale che dà sul giardino è interessata da pannelli di terracotta: quattro altorilievi raffiguranti le quattro stagioni (cm 197x60) e due con scene di genere (cm 197x97) a firma Elena Fattori e datati 1892. Sulla facciata esisteva invece una statua sospesa sulla parete che riceveva acqua dalla gronda, la quale versava su un rigagnolo che alimentava la cisterna, tutt’ora esistente. Il calco in gesso della statua è ora in una sala del comune di Verucchio.
La parte nobile della casa era costituita da otto ambienti ed era riservata ai proprietari come residenza saltuaria, mentre il resto era dedicato ai mezzadri. Attilio Fattori morì a Bologna nel 1916 e la moglie dopo pochi anni vendette la villa per problemi di salute a don Ceccoli e ai suoi nipoti, che ridussero il tutto in casa colonica, distruggendo successivamente anche il viale e il roccolo.
(Informazioni raccolte da Girolamo Geri)