Villa Elena, esterno. Foto di Luca Bacciocchi
Villa Elena, interno. Foto di Luca Bacciocchi.
Villa Elena, interno. Foto di Luca Bacciocchi.
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CSID Artisti
Verucchio

Villa Elena - Casa-studio di Luigi Poiaghi

Orari e Tariffe
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Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Bibliografia Luigi Poiaghi:
- (a cura di) Luca Cesari, Massimo Pulini, Claudio Spadoni, Luigi POiaghi.Da da pensare, Pazzini, 2019, Rimini;
- L. Poiaghi, Alberi. Poesie 1982-2016, Pazzini, 2021, Rimini;
Via provinciale San Marino 4314
Verucchio (RN)
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casa con giardino
Arte
Poiaghi Luigi (1947-2017)

Villa Elena è una casa ottocentesca di stile neogotico, a base quadrata, su due piani, con finestre trilobate e un abbaino centrale, vicino a Verucchio, in località Casino paesino. Fu casa fino al 1923 di un'altra artista, Elena Lega della Rosa, parente del macchiaiolo Silvestro Lega, che ne decorò la facciata con alcune formelle di terracotta, tutt'ora visibili.

La villa viene così descritta negli atti dell'evento realizzato ad un anno dalla scomparsa dell'artista:
"[...] la casa abitata sulle cui pareti sorgono tra fioritura e scrostate di muri, filamenti incerti, tremolanti di parole, versetti e figure in atto che sono allo stesso modo opere preziose, tesori da tutelare. Una vera casa picta da salvare e conservare in cui il livello di ogni dettaglio è tale da far pensare a una raffinatissima iconografia, a una poesia ininterrotta che si diffonde singolarmente in tutti gli interni, li trasforma in nature morte, e insomma in immagini dentro le immagini, entro un silenzio definitivo che si compendia in ritmi ed epigrammi infinitesimali e fluidi, aleatori."
(Luigi Poiaghi, Da da pensare, Pazzini editore, 2017)

La località dove sorge villa Elena nella mappa catastale è indicata come “Casino Paesino”. Il toponimo deriva dal fatto che a mezza costa della collina, ai piedi della quale insiste l’edificio neogotico, esisteva un antico caseggiato appartenuto già dal settecento al sign. Paesino (probabilmente un prelato). Attilio Fattori acquisì nel 1874 la tenuta di circa venti ettari insieme all’edificio, alle aie e ai ruderi a mezza costa dell’antico caseggiato. I ruderi furono collegati alla casa con un viale alberato e trasformati in roccolo per la caccia. La casa fu radicalmente trasformata in una palazzina neogotica con la funzione di casa per le vacanze (casino) di poco anteriore al palazzo del governo di San Marino e del palazzo comunale di Verucchio, entrambi in stile neogotico.
La facciata principale che dà sul giardino è interessata da pannelli di terracotta: quattro altorilievi raffiguranti le quattro stagioni (cm 197x60) e due con scene di genere (cm 197x97) a firma Elena Fattori e datati 1892. Sulla facciata esisteva invece una statua sospesa sulla parete che riceveva acqua dalla gronda, la quale versava su un rigagnolo che alimentava la cisterna, tutt’ora esistente. Il calco in gesso della statua è ora in una sala del comune di Verucchio.
La parte nobile della casa era costituita da otto ambienti ed era riservata ai proprietari come residenza saltuaria, mentre il resto era dedicato ai mezzadri. Attilio Fattori morì a Bologna nel 1916 e la moglie dopo pochi anni vendette la villa per problemi di salute a don Ceccoli e ai suoi nipoti, che ridussero il tutto in casa colonica, distruggendo successivamente anche il viale e il roccolo.
(Informazioni raccolte da Girolamo Geri)

Paesaggi culturali

Luigi Poiaghi sviluppò una profonda amicizia e collaborazione con Tonino Guerra che sgorgò nella realizzazione dell'opera “L’angelo coi baffi” posta nella ex Cappellina dei Caduti a Pennabilli, nonché tappa imprescindibile dei Luoghi dell'Anima. L’opera è ispirata da un breve racconto di Guerra ed è collocata dietro una grata, circondata da uccelli impagliati, che iniziano a cinguettare all’arrivo dei visitatori. La semplicità del luogo sottolinea la poesia dell'opera. La vicenda di Poiaghi è indissolubilmente l'opera dedicata alla Resistenza, "Passato Presente". Nel 2014 la Giunta comunale decise di rimuovere l'opera, nonostante le tante proteste dal mondo dell'arte e dall'Anpi. (https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/sala-stampa/comunicati/23-4-2014-bologna-no-dell2019istituto-per-i-beni-culturali-ibc-alla-rimozione-del-monumento-alla-liberazione-a-bellaria-igea-marina)

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